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Banca Popolare di Sondrio scommette sulle startup innovative e lancia Liquid Factory, la fabbrica di startup per attrarre i migliori talenti italiani e di tutta Europa, in partnership con Banca Popolare di Sondrio.
Cos’è Liquid Factory
Liquid Factory è una fabbrica di startup nata per attrarre i migliori talenti su iniziativa di un gruppo di professionisti, “imprenditori seriali” di startup, che hanno un track record di successo in Silicon Valley e che oggi tornano nel loro Paese di origine “a caccia di unicorni” europei.
Sede del progetto, si legge in un comunicato aziendale, sarà la Valtellina per coniugare passione per la montagna e qualità della vita con sogni ambiziosi e coraggiosi di innovazione disruptive e globale.
Le candidature della prima edizione aperte sino al 31 ottobre.
Ogni startup selezionata riceverà un investimento iniziale di 200.000 euro e sarà accompagnata, passo dopo passo, con l’obiettivo di crescere a livello globale, grazie al supporto di una squadra di professionisti di lunga esperienza che conosce i meccanismi di funzionamento della “scalabilità”.
Perché il lancio di Liquid Factory
L’iniziativa, costruita in partnership con Banca Popolare di Sondrio, si propone di attrarre e sostenere i migliori talenti della Generazione Z (e non solo) provenienti oltre che dall’Italia da tutta Europa, offrendo loro un’opportunità per sviluppare le proprie idee imprenditoriali in un contesto che riunisce l’elevata qualità della vita del territorio alpino alla connessione diretta con gli acceleratori californiani più importanti a livello globale.
L’idea di fondare uno Startup Studio – una “fabbrica di startup” in grado di fornire supporto qualificato a giovani imprenditori e imprenditrici dall’ideazione fino alla raccolta di capitali – nasce da Fabrizio Capobianco, “imprenditore seriale” con oltre vent’anni di esperienza nella Silicon Valley e quattro startup fondate tra Italia e Stati Uniti (Internet Graffiti, Stigma Online, Funambol, TOK.tv) insieme a professionisti del settore e professori universitari con esperienza pluriennale su entrambi i lati dell’oceano (tra cui, Alberto Onetti e Matteo Daste, partner di Mind The Bridge).
Liquid Factory intende offrire la possibilità di vivere e lavorare in un ambiente che combina natura incontaminata e know-how tecnologico di primo livello, per costruire un percorso di successo capace di far scalare le idee più brillanti fino ai round di finanziamento internazionali.
Già oggi oltre la metà dei lavoratori della “Generazione Z” – il 57%1 – è alla ricerca di un ambiente lavorativo che offra la flessibilità necessaria per coltivare interessi e progetti personali. Liquid Factory risponde a questa esigenza con un modello di “azienda liquida” (che prevede cioè scambi e confronti su base quotidiana a prescindere dalla presenza fisica nello stesso luogo) dove è il lavoro ad adattarsi alla vita delle persone.
Come funziona Liquid Factory
Ogni anno quattro giovani talenti saranno selezionati per dare vita alla propria startup in un programma di “Entrepreneurship in Residence”, permettendo a nuovi imprenditori e imprenditrici di dare forma ai propri progetti e di farli crescere in Silicon Valley. Non sono richieste esperienze lavorative pregresse né il completamento del percorso di studi prima dell’applicazione, e ogni startup selezionata riceverà un investimento iniziale di 200.000 euro con piena autonomia di spesa, senza alcun vincolo di restituzione del capitale sotto forma di servizi di accelerazione o mentorship.
“Creare un vivaio di eccellenza in Europa”
“Il nostro obiettivo, grazie anche al nostro partner Banca Popolare di Sondrio – dichiara Fabrizio Capobianco, Partner di Liquid Factory – è creare un vivaio di eccellenza tecnologica in Italia, rivolto in particolare a laureandi e neolaureati di tutta Europa e in generale a tutti coloro che vogliono sviluppare un proprio progetto finalizzato a oltrepassare i confini nazionali. La nostra missione è semplice: aiutare i migliori talenti a realizzare le loro idee imprenditoriali senza dover rinunciare alla qualità della vita. In Valtellina, i nostri giovani imprenditori potranno staccare dalle call per immergersi nella natura e ricaricare le energie, mantenendo al contempo il contatto quotidiano con il mondo dei grandi investitori internazionali.”
“La nostra banca – ha commentato Mario Alberto Pedranzini, Consigliere Delegato e Direttore Generale di Banca Popolare di Sondrio – è da sempre vicina alle imprese e agli imprenditori ed è particolarmente sensibile a nuove idee imprenditoriali e ai giovani talenti, che rappresentano la forza del nostro sistema economico, ricco di eccellenze. Forte è il nostro impegno per dare il massimo sostegno al progetto di venture capital focalizzato sulla tecnologia digitale. Abbiamo così scelto di essere al fianco di Liquid Factory, che conta una squadra di professionisti di grandissima esperienza e qualità, in primis l’ingegner Fabrizio Capobianco che, da giovane talentuoso, è sbarcato nella Silicon Valley e ora torna nella nostra Valle per ripartire dalla stessa con la forza dell’esperienza e un lungo track record di successi internazionali. Lo definirei imprenditore seriale. Il nostro obiettivo comune è creare, proprio partendo dalla Valtellina, nostro territorio di elezione, un ecosistema virtuoso che coinvolga la comunità, gli istituti universitari, fino al mondo degli investitori, superando i confini geografici con la potenza delle idee attraverso lo sbarco in Silicon Valley delle nascenti start up tecnologiche”.
Il board di Liquid Factory
A fianco di Fabrizio Capobianco, il team di Liquid Factory è composto dai Board Member Alberto Onetti e Giuseppe Recchi, e dai partner Matteo Daste, Michele Zonca, Villy Wang, Luca Penati, Franco Folini, Emanuela Zaccone, Francesco Di Cataldo, Stefano Angelinis e Luisa Ferrandini.
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