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Incubo delocalizzazione e perdita di lavoro per i 185 dipendenti e soprattutto per gli oltre 30 precari della S.T.A, acronimo di Società tecnologie avanzate – di San Martino Alfieri. L’azienda, con una vasta clientela che include Stellantis, CNH, Caterpillar e Rolls-Royce, si trova al centro di una serie di tensioni interne causate da problematiche irrisolte, secondo quanto dichiarato dalla rappresentanza sindacale unitaria (RSU) e dalle segreterie provinciali.
In un clima di incertezza e preoccupazione per il futuro, la Rsu aziendale – insieme alle segreterie provinciali dei metalmeccanici Fim Cisl e Fiom Cgil oltre ai chimici Uiltec e Femca Cisl – ha proclamato ben otto ore sciopero con assemblea ai cancelli.
L’azienda che altro non è l’ex Martinplast ha un passato glorioso: Il suo nome negli Anni 80 aveva anche accompagnato con sponsorizzazioni la gloriosa epopea del calcio minore in zona. Fondata nel 1965, l’ attività riguardava la produzione di contenitori i in plastica insieme a particolari di giocattoli e articoli tecnici.
Ora è legata alla Sapagroup e produce nel mondo (Polonia, Marocco, Cina e Spagna) e in Italia e in particolare in Piemonte.
«Ora però l’incertezza regna sovrana – spiega Salvatore Pafundi, alla guida delle tute blu Cisl – c’è bisogno di immediati chiarimenti da parte della società».
Diversi i campanelli d’allarme. «Sono ancora aperti San Martino Alfieri e Airasca – sottolinea ancora Pafundi – in fase di chiusura c’è Dronero mentre hanno già smesso di produrre a Sant’Antonino di Susa, alla Cam Moncalieri e gli uffici della sede di Rosta».
Spostamento di bandierine che sventolano incertezze. Ad esempio, come assorbire nell’organico di San Martino Alfieri gli addetti trasferiti da altre attività.
Ma c’è altro. «Il mancato pagamento degli stipendi di lavoratori in staff leasing crea disagi – attacca l’esponente della Fim Cisl – Chiediamo un soluzione immediata di questo problema.
Lo scenario più temuto è quello della delocalizzazione di alcune produzione.
Un timore legato alla mancanza di investimenti nello stabilimento di San Martino Alfieri accompagnata dall’assenza di un piano industriale.
Dopo lo sciopero si attende un confronto con i vertici dell’azienda:
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