La casa vicino alle nuvole #finsubito prestito immediato

Cole, Bart e Teddy sono amici da quando erano ragazzi e vivevano nello Utah orientale e ora che ragazzi non lo sono più da parecchi anni, lavorano insieme. Hanno messo su a Jackson, in Wyoming, un’impresa edile, la True Triangle Construction. Negli ultimi tre anni si sono limitati a sbarcare il lunario ristrutturando appartamenti e solo occasionalmente costruendo villette bifamiliari. Le cose non vanno male, ma nemmeno benissimo: i tre sopravvivono tranquillamente, ma i problemi economici non mancano. E soprattutto manca loro “qualcosa su cui costruire una reputazione, un nome, qualcosa che un uomo poteva rivendicare per decenni”. Qualcosa che una settimana fa sembra essere piovuto dal cielo senza nessun preavviso: Cole ha ricevuto infatti la telefonata di una cliente che gli ha chiesto la disponibilità della True Triangle Construction a ultimare la costruzione di una villa da sogno in una isolata località di montagna nei dintorni di Jackson. Cole ha dato appuntamento alla signora in un locale del centro, la Persephone Bakery, roso dai dubbi: lui e i suoi due soci sono in grado di costruire una casa da milioni di dollari in una location molto difficile da raggiungere? Sono veramente capaci di affrontare le sfide che un cantiere del genere porrà loro, in condizioni climatiche ostili? Quando l’ha incontrata, è rimasto fulminato: Gretchen Connors – elegantissima, tra i cinquanta e i sessant’anni, look da manager che sa quello che vuole – è la donna più bella che lui abbia mai visto. È stata gentile ma molto ferma, durante il colloquio lo studiava con lo sguardo cercando di capire se poteva fidarsi di lui e soprattutto affidarsi a lui e ai suoi soci. Cole ha cercato di rassicurarla, “gonfiando” un po’ le capacità della True Triangle Construction, mentre faceva calcoli febbrili a mente. Quel lavoro potrebbe portare in tasca a lui, Bart e Teddy circa 500.000 dollari e quindi non possono davvero permettersi di perdere questa occasione. Devono convincere la signora Connors che sono gli uomini che sta cercando…

Nickolas Butler, forse oggi il più grande cantore della working class della immensa “provincia” americana, quella feroce e struggente già cantata dal Bruce Springsteen del biennio 1980-1982, che scrive un libro sull’edilizia nel Wyoming? La premessa era da sballo, il risultato lo è meno. Intendiamoci, La casa vicino alle nuvole è un buon libro, un meccanismo che funziona e potrebbe presto diventare anche un film di successo, col cast giusto. Ma le concessioni al mainstream e al commerciale stavolta sono davvero tante, tanti i momenti con passaggi narrativi un po’ da soap, tanto ammiccanti quanto invece i lavori precedenti di Butler erano sinceri e potenti. Lo spunto per il romanzo è arrivato da un momento di vita privata, come lo scrittore ha raccontato in una intervista a “Readers Lane”: “Nel 2014 abbiamo terminato la costruzione della nostra nuova casa a sud di Eau Claire, nel Wisconsin, dove sia io che mia moglie siamo cresciuti. Questa casa non ha nulla a che vedere con la villa stratosferica del romanzo, ma il processo di costruzione di una casa, con l’uso di attrezzature come quelle presenti in questo cantiere, mi ha certamente ispirato. Ancora di più, un mio amico che lavora nell’edilizia è venuto a trovarmi dopo la costruzione della casa e ha iniziato a parlarmi di una villa a cui stava lavorando non molto lontano. È venuto fuori che la squadra di quel cantiere era in ritardo rispetto alla scadenza, e il proprietario della casa ha riunito tutti e ha offerto a ciascuno di loro un bonus a cinque cifre se fossero riusciti a finire la casa nelle tre settimane successive. Il mio amico si è girato verso di me e mi ha detto: Nick, anche se avessimo preso tutta la metanfetamina del mondo, non avremmo potuto finire quella casa in tre settimane. E io pensai: bingo. È un’ottima idea per un libro”.