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Il paradosso della transizione ecologica: auto troppo costose e parco macchine sempre più vecchio. Smog alle stelle
È il più classico esempio dell’armiamoci e partite: il clima è impazzito (e questo è sotto gli occhi di tutti), l’inquinamento soffoca le città – si prenda un qualsiasi report per scoprire i disastri che lo smog fa su bambini e anziani – e dunque bisogna per forza intervenire.
Come? Avviando una transizione ecologica nel mondo automotive. Tutti giusti, ma chi paga? I governi hanno detto “non noi, noi facciamo le leggi”. E le aziende che le auto le costruiscono, che hanno dovuto reinventare tutte le catene di produzione, hanno scaricato tutti gli extra costi sui consumatori finali.
Risultato: una utilitaria ormai costa come una berlina di qualche anno fa. Ma almeno salviamo l’ambiente, ci si dice mentre disperati si accendono finanziamenti (carissimi) per acquistare la macchina nuova.
E chi non se lo può permettere? Si tiene il vecchio modello, che in fondo non funziona mica così male, con il risultato che il parco auto invecchia, gli inquinanti pure e quindi siamo punto e a capo.
O si interviene per davvero, con un meccanismo di incentivi basati sull’ISEE (assurdo che oggi chiunque compri un’auto elettrica abbia diritto agli sconti indipendentemente dal reddito), oppure, con buona pace dell’ambiente, vedremo climi sempre più folli e smog alle stelle. Auguri.
Il parco circolante in Italia è sempre più vecchio tanto che, secondo un’analisi* di Facile.it, l’età media delle auto che viaggiano sulle strade del nostro Paese è arrivata a settembre 2024 a 11 anni e 8 mesi, addirittura il 3% in più rispetto ad un anno prima.
Continuando nella lettura dell’analisi si scopre che, vista l’età media dei veicoli, tra chi sceglie una garanzia accessoria in fase di sottoscrizione della polizza Rc ben il 39% opta per l’assistenza stradale.
Rc Auto
L’anzianità di una vettura, oltre ad essere probabile causa di minore sicurezza per i passeggeri e peggiore sostenibilità ambientale, incide sul premio pagato per l’assicurazione Rc auto? La risposta è sì. Facile.it ha preso in considerazione il profilo di un assicurato e ha calcolato – a parità di condizioni – quanto varia il premio medio pagato con l’anzianità del veicolo.
Con un’età media di 10 anni la tariffa da sostenere per l’Rc auto è di circa 206 euro, dato che sale a 228 euro se il veicolo ha 12 anni e raggiunge addirittura i 284 euro in corrispondenza di un’anzianità di 14 anni. Una differenza del 38% in quattro anni.
I dati regionali
Guardando all’età media delle vetture nelle varie regioni italiane, dall’analisi è emerso che le auto più vecchie si trovano in Basilicata, dove a settembre 2024 il valore ha raggiunto i 13 anni e 9 mesi, 2 anni in più rispetto alla media nazionale. Al secondo e terzo posto della classifica si posizionano il Molise (13 anni e 7 mesi) e, a pari merito, Calabria e Sicilia, dove – sempre mediamente – le vetture hanno 13 anni e 6 mesi. Ai piedi del podio troviamo la Sardegna (13 anni e 1 mese).
Al lato opposto della classifica la Toscana, dove circolano le auto più “giovani” della Penisola: lo scorso mese l’età media era di 10 anni e 7 mesi, 1 anno in meno rispetto alla media italiana. Seguono la Lombardia (11 anni e 1 mese) e il Lazio (11 anni e 2 mesi). Quarto posto tra le più virtuose per l’Emilia-Romagna, con una media d’età di 11 anni e 5 mesi, seguita dal Piemonte (11 anni e 7 mesi).
Ecco di seguito l’età media dei veicoli circolanti in ciascuna delle 20 regioni italiane:
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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