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Arriva la guida per le PMI nell’ambito della Riforma Mercato Capitali. Ecco tutte le novità.
Riforma Mercato Capitali: di cosa si tratta
Di recente è stata messa a punto la Riforma Mercato Capitali per le PMI italiane. Si tratta di un documento di approfondimento creato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti. Chiamata anche come Legge n. 21 del 2024, ha introdotto alcune novità in materia di quote di partecipazione da parte delle srl (società a responsabilità limitata) che rientrano, comunque, nella definizione di piccole e di medie imprese.
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La norma cerca di ripercorrere tutti gli interventi normativi che hanno riguardato gli ultimi anni, in materia di emissione di quote societarie, ma anche circa la raccolta dei capitali per poter avvicinare le PMI al mercato. Ricordiamo che, comunque, tali regole si vanno ad applicare esclusivamente alle imprese che rientrano nella definizione europea di PMI. Per potervi rientrano, è necessario avere fino a 250 dipendenti ed un fatturato di 50 milioni di euro annui, oppure un totale di bilancio di 43 milioni di euro al massimo. Tutto questo dovrà avvenire per due anni consecutivi.
Come funziona la riforma e quali saranno le novità
La riforma punta ad avvicinare le PMI alle quotazioni di borsa. Tra le novità principali ricordiamo l’innalzamento ad un miliardo della capitalizzazione del mercato, per poter restare una PMI. La soglia dei 500 milioni viene, quindi, superata. Ricordiamo che, inoltre, il documento va ad analizzare le novità riguardanti la dematerializzazione delle quote che sono previste dal DDL Capitali. Sul modello, quindi, delle società quotate, si cercherà di standardizzare le partecipazioni.
Inoltre, la guida prende in considerazione anche alcune indicazioni pratiche, come ad esempio circa la tenuta del libro soci, la categoria di quote a cui verrà applicato il regime di dematerializzazione e alle regole per la raccolta dei capitali, attraverso i portali di crowdfunding.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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