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Dal 15 novembre al 6 gennaio, quaranta casette dedicate sia a un’ampia scelta di idee-regalo sia a cibi e bevande, daranno vita in tutto il centro storico al 29° mercatino di Natale di Arco, con il consueto contorno di addobbi, luminarie e videomapping che da anni ne fanno uno dei più graditi e frequentati: eventi, musica, attività per bambini e famiglie, escursioni, mostre, presepi e, sabato 7 dicembre, lo spettacolo pirotecnico dell’Immacolata. Senza dimenticare l’orso Pom e la renna Lana, le mascotte della manifestazione, e in attesa di conoscere alcune novità, che saranno svelate nelle prossime settimane.
La presentazione alla stampa della 29ª edizione del mercatino di Natale di Arco si è svolta venerdì 4 ottobre in municipio, presenti per l’amministrazione comunale il sindaco Alessandro Betta e gli assessori Dario Ioppi (turismo) e Gabriele Andreasi (commercio), per Assocentro (il consorzio di operatori del centro storico, che me ha avuto in affidamento l’organizzazione) il presidente Mattia Detoni e il segretario Gianni Angelini. La conferenza stampa è stata voluta in particolare per i necessari chiarimenti rispetto alle vicissitudini dell’affidamento, con il bando andato deserto e il successivo affido diretto ad Assocentro.
«Dopo non poche difficoltà e ritardi -ha detto l’assessore Ioppi- finalmente ci siamo. Prima la complessa realizzazione del bando, dopo il fatto che è andato deserto: a quel punto il comune si è attivato per trovare una soluzione, perché Arco non può rinunciare al suo mercatino di Natale. Voglio ringraziare Assocentro per la disponibilità, che ci ha consentito, nonostante le numerose difficoltà, di arrivare a un affido diretto di un anno e a tirare un grosso sospiro di sollievo, e grazie anche all’Apt e a Confcommercio. È stato un passaggio travagliato, ci sono sempre più norme e burocrazia che ci impediscono di fare quello che vorremmo, ma alla fine siamo arrivati alla soluzione migliore: Assocentro ha una grandissima esperienza ed è una garanzia. Ci dispiace per le polemiche, è stato realmente difficile riuscire a organizzare questo mercatino, ma alla fine siam ocerti che sarà all’altezza delle aspettative».
«La gara deserta è stata più di una doccia fredda -ha detto il sindaco- perché il grande lavoro fatto non si è concretizzato. Allora abbiamo messo in campo un lavoro supplementare, la normativa pubblica diventa sempre più irrazionale e complessa e alla fine va contro il bene comune. Non neghiamo che, alla fine, il fatto che a organizzare il mercatino sia un partner storico come Assocentro ci dà sicurezza: hanno a cuore il mercatino, sanno come fare. Ci hanno sottoposto le loro difficoltà e le problematiche, e alla fine la loro manifestazione di interesse l’abbiamo accolta a braccia aperte. Mi dispiace che dopo anni di lavoro fatto al meglio, Assocentro abbia dovuto trovarsi in difficoltà a causa di modifiche normative. Ma quello che è il bene per la nostra comunità è che il nostro mercatino ci sarà. Faremo un bilancio, appena concluso, per capire quali soluzioni funzionato, e lavoreremo già da subito all’edizione dell’anno prossimo, nonostante le elezioni imminenti, prendendoci un doveroso impegno».
«Come premessa voglio dire che abbiamo sempre potuto contare sulla disponibilità del comune -ha detto il presidente Detoni- poi mi pare importante spiegare che il nostro consorzio lavora 365 giorni all’anno su numerosi eventi e ha costi fissi e dipendenti da pagare. Collabora con varie realtà del territorio ed è partner di numerose altre attività, è quindi diventato una sorta di soggetto parapubblico e non si occupa più, come all’origine, del solo centro cittadino. È quindi esposto non solo al rischio d’impresa, ma anche a quello legato a una notevole complessità burocratica e fiscale, che necessitano di attenzione, rigore e professionalità. Assocentro oggi è una realtà affermata, considerata un partenr semi istituzionale che va a togliere lavoro agli uffici comunali, offrendo supporto logistico, tecnico e burocratico. Una mole di lavoro che necessità di un supporto economico che vada oltre il contributo pubblico: il consorzio viene assimilato all’associazionismo ma non lo è, è una realtà molto più articolata, abbiamo ad esempio una contabilità ordinaria e non semplificata, quindi grande complessità e costi alti, siamo cioè assimilati a tutti gli effetti a un’attività commerciale. Questa evoluzione ha bisogno di un’attenzione e di una prudenza particolari, se vogliamo esporci con eventi importanti. Tutto questo per spiegare come la scelta di non partecipazione al bando sia stata ragionata: non ci consentiva di assicurare un mercatino all’altezza. La nostra rinuncia, e il rischio che Arco potesse non avere quest’anno il suo mercatino di Natale, ha creato clamore e preoccupazione, ma anche interlocuzioni non solo con Arco ma a livello sovracomunale, incentrate sulla riflessione circa quello che può fare un consorzio. Abbiamo chiesto modifiche al bando, che non sono state accettate, ma per senso di responsabilità abbiamo comunque accettato, Vorrei dire che con l’amministrazione comunale c’è stato sì un confronto serrato, ma nessun litigio, e siam oanzi contenti che l’amministrazione veda in Assocentro una realtà solida e affidabile».
Gianni Angelini ha rimarcato tra l’altro come il mercatino di Natale rappresenti un sostegno molto forte all’economia sia della comunità, sia di tanti espositori e delle loro famiglie, mentre l’assessore Andreasi ha spiegato di aver voluto rimarcare, con la propria presenza e in rapporto alla sua delega al commercio, la considerazione dell’amministrazione per un evento così importante, del quale la speranza è che sia compresa dalla cittadinanza la mole di lavoro necessaria per organizzarlo. Con l’invito agli arcensi a frequentarlo e a sceglierlo per l’acquisto dei propri regali natalizi.
Foto del mercatino da https://www.facebook.com/mercatininatalearco
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