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Oggi sembra che le preoccupazioni economiche sembrano non avere mai fine, ed รจ curioso osservare come, invece di tagliare le spese, sempre piรน persone (Millennials e GenZ al timone) si lascino andare a uno shopping compulsivo. Si chiama doom spending, e descrive quella tendenza a spendere per cercare gratificazioni immediate, senza pensare troppo al domani. ร una fuga dallo stress che molti preferiscono a piani piรน lungimiranti come risparmiare per la pensione o per gli imprevisti. I piรน giovani, in particolare, puntano su beni di lusso, viaggi e moda firmata, un fenomeno amplificato dai social.
Questo comportamento non nasce solo da un impulso consumistico, ma riflette una visione del futuro sempre piรน incerta. Con obiettivi come lโacquisto di una casa sempre piรน lontani, molte persone scelgono di vivere lโadesso, rinunciando a garantire una stabilitร per il domani. Se il consumismo รจ sempre stato un modo per ottenere una soddisfazione immediata, il doom spending ne รจ lโesasperazione: una corsa a spendere che rischia di lasciare dietro solo debiti e un futuro senza certezze.
Cosa si intende per doom spending?
Bloomberg lo descrive letteralmente come un film horror. In un clima di incertezza economica e sociale, i giovani in particolare tendono a spendere denaro per ottenere gratificazioni istantanee, piuttosto che accantonarlo per il futuro, come reazione allo stress finanziario. Secondo un recente studio di Credit Karma, il 43% dei millennials e il 35% della Gen Z hanno ammesso di adottare questa pratica per sentirsi meglio.
Iona Bain, fondatrice di Young(ish) Money, ha spiegato a Vogue: โFare shopping รจ sempre stato un modo semplice e a basso sforzo per auto-consolarsi, e la nostra economia di consumo si basa sullโidea che nuovi acquisti possano sollevare il nostro spirito e risolvere i nostri problemiโ.
E non stupisce che proprio le generazioni piรน giovani siano al centro di questo fenomeno. Un terzo dei Gen Z e il 34% dei millennials ha aumentato le proprie spese negli ultimi sei mesi, aggravando il problema del debito. Una delle principali cause รจ lโaumento incontrollato degli affitti: negli Stati Uniti, per esempio, solo nellโultimo decennio, i canoni sono cresciuti del 40,7% piรน dellโinflazione, e i giovani, che spesso vivono in affitto, ne risentono maggiormente.
LโItalia non รจ da meno: nellโultimo anno gli affitti hanno subito un aumento del canone dellโ8,5% su base nazionale, con punte che superano il 10% in alcune regioni del Centro e Sud Italia.
Nonostante sia evidente che molti giovani faticano a risparmiare, non รจ del tutto corretto concludere che stiano facendo scelte finanziarie sbagliate. Il calo dei tassi di risparmio potrebbe non essere solo una conseguenza, ma anche una delle ragioni alla base del doom spending, creando un circolo vizioso che spinge sempre piรน verso le spese impulsive.
Il ruolo dei social media e lโinfluenza degli acquisti impulsivi
I social media hanno acceso i riflettori sul doom spending, trasformando TikTok in particolare in una vetrina dove milioni di persone condividono esperienze di acquisti impulsivi. Tra questi, un video virale di Maria Melchor, alias @firstgenliving, ha superato i 2 milioni di visualizzazioni. Nel video, Maria racconta come molti giovani preferiscano usare i risparmi, un tempo destinati a traguardi come lโacquisto di una casa, per spese immediate che danno solo lโillusione di una vita appagante. โNon possiamo permetterci altro,โ spiega, sintetizzando la frustrazione di una generazione che vede sfumare i suoi obiettivi piรน grandi.
E poi cโรจ il fenomeno โ#TikTokMadeMeBuyItโ: con oltre 9 milioni di video postati, dimostra quanto lโesposizione continua a nuovi prodotti possa spingere i giovani a comprare cose di cui, probabilmente, non hanno bisogno. Un acquisto tira lโaltro, e i social sono i migliori complici. Unโindagine di Salesforce ha rivelato che il 64% dei Gen Z usa i social media per fare shopping, e ben il 41% si lascia influenzare dagli influencer.
Ma dietro questa spinta allโacquisto cโรจ una realtร piรน oscura. Ylva Baeckstrรถm, docente di finanza al Kingโs Business School, ha definito questo comportamento โmalsano e fatalistaโ in unโintervista a Cnbs. La continua esposizione a notizie negative sui social, dice, fa percepire ai giovani che il loro futuro sia giร segnato. Questo senso di impotenza li spinge a spendere per sentirsi meglio, ma mina la loro sicurezza economica a lungo termine.
Nel frattempo, termini come โcoffee badgingโ e โquiet quittingโ hanno preso piede, accusando i lavoratori di pigrizia. Ma spesso questi concetti nascondono un problema piรน profondo: instabilitร e mancanza di equitร nel lavoro. Alcuni studi mostrano che buona parte dellโinflazione tra il 2020 e il 2023 negli Stati Uniti รจ legata ai profitti aziendali, suggerendo una possibile speculazione. E, proprio come il doom spending, questa attenzione ai comportamenti individuali rischia di farci perdere di vista le vere cause del malessere economico: lโaumento dei prezzi e il potere dโacquisto che scende sempre piรน.
Una generazione piรน povera dei genitori
I dati parlano di una generazione in bilico. Un sondaggio internazionale di Cnbc ha rivelato che solo il 36,5% degli adulti si sente finanziariamente piรน stabile dei propri genitori, mentre il 42,8% si considera in una situazione peggiore.
Questa sarebbe la prima volta, dopo tanto tempo, che i giovani si trovano a vivere con lโidea di non poter raggiungere gli standard economici dei propri genitori. Questo porta molti a cercare un sollievo immediato attraverso acquisti che offrono una parvenza di controllo, pur mettendo a rischio la loro stabilitร futura. Lโillusione รจ quella di avere controllo, ma in realtร ciรฒ riduce il controllo sul proprio futuro.
Il fenomeno del doomspending รจ davvero cosรฌ pericoloso?
La veritร , come spesso succede, potrebbe stare nel mezzo. Spendere per esperienze che regalano felicitร immediata ha il suo perchรฉ, anche se non contribuisce a far crescere un fondo pensionistico. Oggi molti preferiscono godersi la vita ora, piuttosto che risparmiare per un futuro che appare sempre piรน incerto. Ma cโรจ un rischio: questa abitudine puรฒ trasformarsi in una bomba a orologeria per le finanze personali.
Con lโinflazione che continua a mordere, i tassi di interesse alle stelle e un mercato del lavoro sempre piรน complicato, per molti non si tratta di spese frivole, ma di cercare di mantenere il proprio stile di vita. Le bollette non aspettano e nemmeno la vita quotidiana.
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