Effettua una nuova ricerca
More results...
Per farsi un’idea del periodo che sta passando il mondo della moda locale, basta guardare la pila di richieste di cassa integrazione ammassate su una sedia accostata a una scrivania negli uffici della Filctem-Cgil, il sindacato dell’abbigliamento e del tessile. I fogli impilati hanno un’altezza di circa 40 centimetri. In quelle carte c’è la dura realtà che stanno vivendo molte aziende, e soprattutto quella dei primi interessati, i lavoratori. Il responsabile di zona della Filctem-Cgil, Sergio Luschi, ci spiega che le domande riguardano i vari settori del sistema moda, vale a dire anche calzaturifici, oltre all’abbigliamento. “Al momento sono proprio i calzaturifici a soffrire di più. Naturalmente parliamo di un quadro, per quanto riguarda i vari settori, formato da una maggioranza di imprese di piccole dimensioni, artigianali, che stanno sopportando i colpi peggiori della crisi, e di un numero più piccolo di imprese strutturate”. Con quella pila si fa presto ad arrivare a numeri elevati per quel che riguarda gli addetti interessati. Luschi sfoglia un po’ di domande e con le prime cinque si arriva già a cento lavoratori. In pratica, su quella sedia c’è un futuro problematico per qualche centinaio di dipendenti. Non c’è un numero preciso perché il quadro cambia più volte nell’arco della giornata. “Infatti, ogni giorno ci arrivano almeno 6 O 7 richieste di ‘cassa’, e non si può dire che la tempesta sia passata”.
La convinzione è piuttosto che l’uragano sia ancora in corso e non se ne veda la fine, a meno di provvedimenti concreti e celeri da parte del governo. Certo, al fondo ci sono le difficoltà di mercati depressi e di consumatori molto meno inclini a spendere, oltre ai problemi di un mercato di sbocco come la Cina, ma la questione si affronta comprendendo il ruolo della manifattura per l’economia del nostro Paese. Anche perché, come fa notare il sindacalista, la cassa integrazione, già problematica di suo perché significa un taglio alla retribuzione, ha anche scadenze ben precise, che per l’artigianato sono un tema molto serio quando le crisi hanno durate non brevi. “Il ricorso al Fsba (Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato) dura 26 settimane nell’arco di due anni, mentre invece per le imprese del settore industriale, dove a intervenire è l’Inps, le settimane sono 52, sempre nell’arco di due anni, o anno mobile come si dovrebbe dire”. E quando il tetto è stato raggiunto, o si tengono a casa i lavoratori o si licenzia. A questo punto Luschi mette in gioco due dei sempreverdi delle questioni economiche in caso di crisi, e come tali ben motivati: la mancanza di una seria politica industriale e, dal punto di vita degli ammortizzatori sociali, com’è la ‘cassa’, il rifinanziamento delle risorse per far fronte a crisi non passeggere.
“Se guardiamo al livello nazionale – spiega Luschi -, vediamo che a soffrire, oltre al nostro settore, ce n’è anche un altro di quelli che fanno la differenza ai fini della buona salute della manifattura: vale a dire la metalmeccanica, che significa, ad esempio, le imprese che lavorano per il comparto dell’auto, che da tempo sta mostrando la corda”. Il sindacalista lancia quindi un allarme per due settori che pesano molto all’interno del manifatturiero e che significano anche il posto di lavoro di centinaia di migliaia di lavoratori a livello nazionale. “Ai tavoli in cui si discute del futuro della moda, per fare un esempio, non ci si può comportare come se questi problemi non ci fossero”.
Bruno Berti
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
Informativa sui diritti di autore
Questa è una parte dell’articolo originale
Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere
come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70
Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?
Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali