«Ma ora altre forme di sostegno». Dibattito in Consiglio a Porto Sant’Elpidio #finsubito prestito immediato

PORTO SANT’ELPIDIO Emergenza sociale, un problema da risolvere. La crisi grava sulle famiglie, sempre più persone faticano a sbarcare il lunario e aumentano le richieste in Comune per sostegni a pagare gli affitti. Del problema si è discusso in Consiglio con l’interrogazione dalla consigliera Pd Annalinda Pasquali, che riprende una vecchia legge per sollevare una questione dirimente: la difficoltà degli anziani a tirare avanti. Ne emerge un aspetto troppo poco considerato, e cioè: la terza età è in aumento, ma vive bene? Questa la domanda.

I particolari

Due questioni vengono sollevate: la prima è che sono stati attivati parecchi tirocini di inclusione sociale, la seconda è che il Comune è chiamato a contribuire nel pagamento delle utenze in famiglie che non riescono a ottemperare o che sono a rischio sfratto. La situazione critica si trascina dal ben lontano 2008 e si riacutizza per gli effetti del climax internazionale, tra guerre e speculazione. Le conseguenza sono evidenti: la classe media si è impoverita. Pasquali evidenzia anche un altro aspetto dicendo che il sostegno per l’affitto è stato azzerato con il governo Meloni e anche il fondo per morosi è stato eliminato: «Chiedo al sindaco come si comporterà per il diritto alla casa. Visto che il governo della città si fonda sulla filiera, può farsi portavoce in Regione sull’emergenza abitativa? Il sostegno sull’affitto incide su una popolazione anziana, in genere due coniugi senza rete familiare di supporto e con pensione minima. Questa interrogazione muove da una casistica di individui che ho avuto modo di incontrare e che mi hanno posto la questione. Sono persone che dignitosamente cercano di vivere. Per gli anziani e i disoccupati questo sostegno era importante fonte di integrazione». L’assessore ai Servizi sociali Marco Traini spiega che ci sono altre tipologie di aiuti, dice che il fondo di cui parla Pasquali fu istituito nel ’98 e nel frattempo la società è cambiata e così gli aiuti. Traini fa notare che, dal 2001, le risorse statali su quel fondo sono andate sempre a diminuire, sono aumentate con il Vovid poi stop. «Ma sono state messe a disposizione ingenti risorse per i tirocini sociali – evidenzia l’assessore -: noi ne abbiamo attivati 81, con risorse in bilancio per utenze ed emergenze sfratti. Abbiamo 37mila euro in bilancio quest’anno e riusciamo ad aiutare le famiglie in difficoltà grazie all’importante lavoro degli uffici».

Le forme

«C’è un’altra forma di sostegno alle famiglie con redditi medio bassi, sbagliato parlare di un’unica forma di sostegno agli affitti, basandosi su una legge istituita 23 anni fa – continua Traini –. Nel tempo le scelte sono cambiate, si sono venuti a creare nuovi strumenti per il sostegno alla povertà, per famiglie con minorenni e/o disabili. Incontro diverse persone con queste difficoltà, i nostri uffici sono sempre a disposizione e le criticità vengono risolte con altre forme di sostegno, con contributi per ripartire, per rimettersi in carreggiata con le proprie forze. Le famiglie apprezzano questa nuova tipologia di aiuti».