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La Fondazione Compagnia di San Paolo prosegue il suo percorso di analisi sull’utilizzo dei dati per il bene comune con una nuova puntata della rubrica “Data Strategy”. Nelle precedenti uscite, sono state esaminate applicazioni ormai consolidate come la data science e l’open data, ma questo nuovo articolo si concentra su aree innovative e meno conosciute: la donazione dei dati, i Data Spaces e le Data Collaboratives.
La donazione dei dati è una delle più recenti pratiche emergenti, in cui aziende private mettono a disposizione i dati raccolti per fini di ricerca e interventi a favore del benessere sociale. Esempi significativi includono iniziative come Data for Good di Meta e Google Social Good, che permettono di sfruttare l’enorme potenziale dei dati raccolti da queste piattaforme.
Un altro aspetto centrale è quello dei Data Spaces, spazi virtuali in cui istituzioni condividono i loro dati in ambienti sicuri e controllati. Tali spazi rappresentano un’applicazione concreta dei concetti promossi dal Data Governance Act dell’Unione Europea.
Infine, il concetto di Data Collaboratives amplia ulteriormente il panorama: si tratta di collaborazioni tra diversi settori, in cui i dati vengono scambiati per generare valore pubblico
Per approfondire ulteriormente queste tematiche e il loro impatto nel contesto filantropico, la Fondazione Compagnia di San Paolo organizzerà a Torino, in collaborazione con The Data Tank, il primo Data Stewardship Bootcamp il 18, 19 e 20 novembre. Un evento che mira a formare professionisti capaci di sfruttare i dati delle grandi aziende per risolvere problemi sociali e ambientali.
Per leggere l’ultimo articolo della rubrica Data Strategy vi invitiamo a visitare il profilo LinkedIn della Fondazione Compagnia di San Paolo.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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