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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo 6 settembre 2024, n. 125, l’Italia ha ufficialmente recepito la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) 2022/2464/UE. Questa direttiva, entrata in vigore il 25 settembre 2024, introduce l’obbligo di rendicontazione di sostenibilità per un’ampia gamma di imprese sul territorio nazionale, con l’obiettivo di aumentare trasparenza e responsabilità aziendale in ambito ESG (Environmental, Social e Governance).
Cosa si intende per rendicontazione di sostenibilità ?
La rendicontazione di sostenibilità , nota anche come reporting ESG o sustainability reporting, rappresenta molto più di un semplice adempimento burocratico: segna un cambio di paradigma nella gestione aziendale. Questo processo include tutte le attività di reportistica che dimostrano come un’azienda integri criteri ESG nelle sue operazioni. Le imprese misurano e comunicano il proprio impatto ambientale e sociale, evidenziando non solo i risultati positivi, ma anche le sfide ancora aperte nel loro percorso verso la sostenibilità .
Inoltre, la rendicontazione ESG diventa uno strumento chiave per creare un dialogo trasparente con gli stakeholder, dimostrando come il valore economico possa coesistere con il rispetto per l’ambiente e il benessere sociale.
Quando scatta l’obbligo?
L’obbligo di rendicontazione segue un calendario progressivo:
- 1° gennaio 2024: riguarda le imprese già soggette alla Direttiva sulla Rendicontazione Non Finanziaria (NFRD), come grandi imprese e società madri di gruppi con oltre 500 dipendenti.
- 1° gennaio 2025: l’obbligo si estende a tutte le grandi imprese che superano almeno due dei seguenti parametri: totale dell’attivo oltre 20 milioni di euro, ricavi superiori a 40 milioni, o 250 dipendenti.
- 1° gennaio 2026: coinvolge le PMI quotate (escluse le microimprese).
- 1° gennaio 2028: comprende anche le società extra-UE con un fatturato annuo superiore a 150 milioni di euro nell’UE e filiali o sedi operative in Europa.
Esoneri e obblighi di pubblicazione
Non tutte le aziende sono tenute a rendicontare. Sono esonerate, ad esempio, le microimprese e le aziende i cui dati ESG sono già inclusi nella reportistica consolidata della società madre. Le aziende soggette all’obbligo devono pubblicare la rendicontazione sul proprio sito web, garantendone la piena accessibilità agli stakeholder, o fornire una copia cartacea su richiesta.
Differenze tra rendicontazione individuale e consolidata
Il decreto distingue tra rendicontazione individuale, che si concentra su una singola azienda, e rendicontazione consolidata, che fornisce una visione d’insieme di un gruppo di imprese sotto una stessa società madre.
Golden Group, forte della sua esperienza in finanza agevolata, è pronto a supportare le imprese nell’adeguarsi ai nuovi obblighi e a individuare opportunità di finanziamento per progetti sostenibili.
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