Terre pubbliche, via del Risaro a bando dieci anni dopo il fallimento di Marino #finsubito prestito immediato

Il Campidoglio ci riprova. A distanza di dieci anni, l’area agricola di via del Risaro, nella riserva Decima-Malafede, viene messa a disposizione nell’ambito del bando Terre Pubbliche. Nel 2014 un tentativo l’aveva già fatto la giunta guidata da Ignazio Marino, senza però portare a termine la consegna dell’area. 

Bando terre pubbliche

Parliamo di un terreno agricolo quasi tutto dedicato alla semina, 28 ettari nel IX municipio (al confine col X), all’interno di una riserva naturale, confinante con la Tenuta presidenziale di Castel Porziano. L’asse principale di comunicazione è via del Risaro, quartiere Tor de’ Cenci. Come si legge sulla scheda descrittiva allegata al bando “è presente un fabbricato in pessimo stato, ma funzionale all’attività agricola”. C’è anche un’area recintata “con strutture tecniche di Acea”. 

L’ex cementificio con eternit

Il problema, però, è che oggi come dieci anni fa, all’interno di quei 28 ettari su via del Risaro insiste un edificio, ex cementificio, con il tetto in eternit. Un anno fa, dopo pressanti richieste dei comitati di quartiere, Legambiente e associazione “Il Sentiero di Trilussa” (sito che attraversa il terreno messo a bando), si è svolta l’attesa bonifica: ma solo delle tonnellate di immondizia presenti intorno alla struttura. 

La bonifica spetta ai vincitori

Ma non c’è solo l’eternit a preoccupare. Il bando, infatti, prevede che sia l’azienda vincitrice a occuparsene: “Qualora si dovesse riscontrare la presenza di eternit, e soprattutto in stato di evidente minaccia per la salute pubblica, sarà compito dell’azienda inserire tale intervento nel piano di miglioramento aziendale”, viene fatto sapere dall’assessorato di Sabrina Alfonsi.

Il progetto della bretella Tor de’ Cenci-A12

L’altra spada di Damocle è quella della bretella autostradale Tor de’ Cenci-A12, nell’ambito dell’opera Roma-Latina. Un progetto ventennale, che ha vissuto accelerazioni e battute d’arresto continue, ma non è mai stato definitivamente cancellato dai programmi infrastrutturali di nessun Governo. A inizio 2023 il ministro Matteo Salvini ha scelto il commissario straordinario per l’opera, Antonio Mallamo, già presidente di Astral Lazio. 

Come dieci anni fa

Il rischio, quindi, è che come nel 2014 anche stavolta chi deciderà di partecipare al bando per le terre pubbliche, si trovi davanti a una scelta seria: andare avanti accollandosi le spese di bonifica e smaltimento dell’eternit, per poi sperare che quel tratto di autostrada non si faccia mail, oppure rinunciare. Come successo ai tempi di Marino.