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Natalità: le proposte di Acli Sardegna per incentivare le giovani famiglie
La Sardegna si trova di fronte a una crisi demografica senza precedenti. Nel 2023, sono nati solo 7.231 bambini, rendendo l’Isola la regione italiana con il tasso di natalità più basso. Un altro dato preoccupante riguarda il fatto che ben il 56% delle coppie si ferma al primo figlio, alimentando il fenomeno delle famiglie con un solo erede. Secondo i dati Istat, questo calo delle nascite è in corso da tempo. Nel 2004, i nuovi nati erano 13.124, mentre nel 2022 sono stati solo 7.703, un calo di quasi il 50% in due decenni. Se questa tendenza continuerà, la popolazione dell’Isola è destinata a dimezzarsi nei prossimi anni.
Le cause della bassa natalità in Sardegna
Diversi fattori contribuiscono a questa situazione critica. Mauro Carta, presidente di Acli Sardegna, ha evidenziato come la crisi economica abbia fortemente influenzato la decisione delle famiglie di avere figli. Il precariato lavorativo che ha caratterizzato i giovani a partire dagli anni 2000, ha reso difficile pensare a lungo termine, impedendo investimenti significativi come l’acquisto di una casa, base fondamentale per formare una famiglia numerosa. Inoltre, Carta sottolinea che le politiche “spot” come il bonus bebè o gli incentivi per il trasferimento nei piccoli paesi non offrono soluzioni durature. Queste misure, seppur benintenzionate, non garantiscono una programmazione a medio e lungo termine, indispensabile per invertire il declino demografico.
La mancanza di incentivi per le giovani famiglie in Sardegna
Un altro aspetto che incide sulla scelta di avere più figli è la carenza di servizi per l’infanzia. Molti comuni sardi non dispongono di infrastrutture essenziali come asili nido o adeguati servizi di trasporto per i bambini. Inoltre, mancano politiche di conciliazione che permettano ai genitori di lavorare serenamente senza dover rinunciare alla crescita dei figli. Questa situazione è in netto contrasto con i paesi del Nord Europa, dove l’investimento in servizi a sostegno della famiglia ha incentivato la natalità. In Sardegna, invece, manca una rete di supporto per le famiglie, che potrebbe favorire la crescita di nuclei familiari più numerosi.
Le proposte di Acli Sardegna per sostenere le famiglie
Acli Sardegna ha avanzato diverse proposte per affrontare questa crisi. Tra queste, la creazione di incentivi mirati per le giovani famiglie in Sardegna che vogliono acquistare casa. Spesso, chi desidera investire in una proprietà si trova senza un fondo di garanzia sufficiente, ostacolando così la formazione di nuove famiglie. Un’altra priorità è l’estensione dei servizi per l’infanzia in tutto il territorio. La mancanza di strutture educative e assistenziali penalizza le famiglie e riduce le possibilità di crescita demografica. La creazione di un piano a 360 gradi, che metta la famiglia al centro delle politiche regionali, è fondamentale per rilanciare la natalità.
Sfruttare le opportunità per invertire il declino
Nonostante le difficoltà, esistono opportunità che la Sardegna può sfruttare. L’Isola ha un grande potenziale per attrarre giovani coppie desiderose di trasferirsi e costruire una famiglia. Ad esempio, molti argentini vedono nella Sardegna un luogo ideale per vivere e crescere i propri figli, ma è necessario creare le condizioni adeguate per supportare questo desiderio. Secondo Mauro Carta, è indispensabile un piano di intervento organico che possa attirare nuove famiglie e, allo stesso tempo, sostenere quelle già presenti sul territorio. Solo attraverso una strategia a lungo termine la Sardegna potrà risollevare il proprio tasso di natalità e invertire il preoccupante declino demografico.
Intervista a cura di Luca Neri
Caffè Corretto del 08-10-2024
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