Auto cinesi: prezzi bassi, studio sulle preferenze dei giovani #finsubito prestito immediato

Per alcuni si tratta di una vera invasione, a suon di vetture si intende, capace di far rallentare o annientare l’egemonia dell’industria automobilistica occidentale. Ma le cosiddette auto cinesi, con il benestare dei detrattori, sono una realtà: termiche, ibride o elettriche oggi sono tra le protagoniste di un mercato in costante agonia. Una realtà particolarmente amata nel nostro Paese dove ben sette italiani su dieci si dichiarano pronti ad acquistare un’auto di un marchio cinese, un apprezzamento che si rafforza ulteriormente tra i potenziali acquirenti di età compresa tra i 31 e i 44 anni. Questo dato importante emerge dalla nuova ricerca “Cosa pensano gli italiani delle auto cinesi?” condotta dall’azienda specializzata in consulenza strategica Areté realizzata durante ill mese di settembre, per verificare sul campo l’attrazione esercitata dalle automobili che arrivano dal Paese più popoloso dell’Asia orientale.

Auto cinesi: la scelta

—  

Secondo lo studio, il 35% degli intervistati dichiara che si affiderebbe a queste vetture per motivi legati al prezzo più conveniente rispetto ai prodotti presenti sul mercato, il 24% del campione lo farebbe per la tecnologia avanzata di cui sono dotate le auto, mentre il 22% per l’affidabilità che si sono guadagnate sul campo. Ma è una dato su tutti che conferma la motivazione principale e che spiega il perché di questa preferenza. È il prezzo che orienta l’acquisto di nuovi modelli economicamente più accessibili proposti dagli emergenti marchi orientali: l’89% dei partecipanti alla ricerca si dicono propensi ad acquistare una vettura cinese solo a patto di spendere meno di 30.000 euro. Sempre secondo lo studio, persiste ancora qualche “sacca di resistenza”, in particolare chi si dichiara non ancora pronto ad acquistare un’auto cinese, in quanto teme la bassa qualità dei materiali, risposta data dal 30% del campione contrario all’acquisto di queste vetture, quella del post-vendita, 25%, o, più in generale, perché le ritiene poco affidabili, 23%. Infine, le motorizzazioni: tra coloro che si dicono disposti a comprare un’auto cinese, il 24%, quindi quasi uno su quattro, sceglierebbe l’elettrico in quanto considera questi brand all’avanguardia nell’impiego di questa specifica tecnologia; il 27% preferirebbe l’endotermico, mentre la restante parte del campione prediligerebbe l’ibrido. Come sottolinea Massimo Ghenzer, presidente di Areté, questo comportamento “Evidenzia un crescente apprezzamento da parte degli italiani per queste vetture, elettriche, ibride o con motore endotermico. Potendo scegliere, 6 su 10 acquisterebbero un prodotto europeo, ma, in presenza di un costante aumento dei prezzi di listino delle automobili, le ragioni economiche e la prospettiva dell’elettrico spingono verso Oriente”.