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Si apre forse uno spiraglio nella legge di Bilancio
2025 per il Bonus Casa, anche se con
alcuni paletti non di poco conto.
A fare breccia nel muro dei no sui bonus edilizi costruito dal
MEF è stato lo stesso viceministro all’Economia, Maurizio Leo,
ipotizzando il mantenimento dell’aliquota del 50% per gli
interventi disciplinati dall’art. 16-bis, comma 1, del d.P.R. n.
917/1986 (TUIR) anche per l’anno prossimo.
Bonus Casa: si conferma di nuovo al 50%?
Ricordiamo che il c.d. “Bonus Casa”, l’agevolazione per
interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio è l’unica
che trova posto in maniera strutturale all’interno del nostro
ordinamento e che, per legge, prevede una detrazione
IRPEF del 36%, su un massimale di spesa di 48mila euro,
utilizzabile in dieci rate annuali di uguale
importo.
Per le spese effettuate nel periodo compreso tra il 26 giugno
2012 e il 30 giugno 2013, il decreto legge n. 83/2012 ha elevato al
50% la percentuale di detrazione e a 96mila euro il plafond di
spesa. Questi maggiori importi sono poi stati prorogati più volte
da provvedimenti successivi, l’ultimo dei quali la legge n.
234/2021 (Legge di Bilancio 2022), che ne ha fissato il termine al
31 dicembre 2024.
Questi gli interventi agevolabili:
- a) interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione
straordinaria, restauro e risanamento conservativo e
ristrutturazione edilizia effettuati sulle parti comuni di edificio
residenziale di cui all’articolo 1117 del codice civile; - b) interventi di manutenzione straordinaria, restauro e
risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati
sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria
catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze; - c) interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino
dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, ancorché
non rientranti nelle categorie di cui alle lettere a) e b) del
presente comma, sempreché sia stato dichiarato lo stato di
emergenza, anche anteriormente alla data di entrata in vigore della
presente disposizione; - d) interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o
posti auto pertinenziali anche a proprietà comune; - e) interventi finalizzati alla eliminazione delle barriere
architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi, alla
realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione,
la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia
adatto a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per
le persone portatrici di handicap in situazione di gravità, ai
sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n.
104; - f) interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a
prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di
terzi; - g) interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate
alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento
acustico; - h) interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate
al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo
all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti
rinnovabili di energia. - i) interventi relativi all’adozione di misure antisismiche con
particolare riguardo all’esecuzione di opere per la messa in
sicurezza statica, in particolare sulle parti strutturali, per la
redazione della documentazione obbligatoria atta a comprovare la
sicurezza statica del patrimonio edilizio, nonché per la
realizzazione degli interventi necessari al rilascio della suddetta
documentazione; - l) interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere
volte ad evitare gli infortuni domestici.
Tra le spese ammesse rientrano anche quelle di progettazione e
per prestazioni professionali connesse all’esecuzione delle opere
edilizie e alla messa a norma degli edifici ai sensi della
legislazione vigente in materia.
Legge di Bilancio 2025: le novità sul Bonus Casa
In assenza di nuove proroghe, dal 1° gennaio
2025 la detrazione per le ristrutturazioni edilizie
tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48mila
euro. Non solo: dal 2028, la percentuale di detrazione dovrebbe
scendere ulteriormente, arrivando al 30%.
Adesso le ultime dichiarazioni del MEF riaccendono una speranza,
limitata comunque agli interventi sulle prime
case, fermo restando che si potrà soltanto accedere alle
detrazioni dirette, senza nessuna apertura verso l’utilizzo del
meccanismo alternativo della cessione del credito
o dello sconto in fattura.
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