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Una programmazione strutturata con una visione stabile pluriennale, che possa essere accessibile a piĆ¹ agricoltori possibile con minori costi e una burocrazia semplificata, con uno strumento in grado di raggruppare i tanti bandi oggi a disposizione e con premialitĆ dedicate ad obiettivi specifici. Ć questa la richiesta emersa dalla intera filiera agricola durante il convegno āIl ruolo delle macchine agricole nellāinnovazione dellāagricoltura ā Impatto e futuro delle misure per la meccanizzazione agricolaā tenutosi ieri a Sala Cavour, presso il Ministero dellāAgricoltura, della SovranitĆ Alimentare e delle Foreste.
Organizzato da Federacma (Federazione italiana delle Associazioni Nazionali dei Servizi e Commercio Macchine e delle ACMA territoriali, operante in Confcommercio), lāiniziativa ha visto la partecipazione delle associazioni delle diverse categorie del comparto primario: dai costruttori di macchine agricole con il direttore generale Simona Rapastella di Federunacoma, i contoterzisti con il vicepresidente Gianluca Ravizza (Cai Agromec) e il presidente Aproniano Tassinari (Uncai), le associazioni datoriali agricole con i presidenti Tommaso Battista (Copagri) e Carlo Piccinini (Alleanza delle Cooperative Agroalimentari), il direttore generale Annamaria Barile (Confagricoltura) e il capo area economica Gianluca Lelli (Coldiretti).
āĆ necessario sostenere gli investimenti in innovazione e meccanizzazione degli agricoltori per rendere il comparto primario sempre piĆ¹ competitivo ed efficiente ā ha dichiarato Andrea Borio, presidente di Federacma ā ma ĆØ fondamentale far sƬ che ciĆ² possa essere funzionale al raggiungimento degli obiettivi. LāItalia, con un milione e mezzo di macchine agricole immatricolate ante 1996 prive dei piĆ¹ basilari sistemi di sicurezza come le cinture e il rollbar di protezione in caso di ribaltamento e maggiormente inquinanti, a cui sono legati purtroppo 120 decessi lāanno, ha infatti urgente bisogno di un ricambio del āparco macchineā. Per farlo, chiediamo al Ministro Lollobrigida, che ringraziamo per il proficuo dialogo avviato, di superare i tanti bandi e le diverse misure con uno strumento unico con una visione di lungo periodo. Lo scenario attuale ā ha aggiunto ā seppur con risorse importanti ha generato cortocircuiti nei mercati, con gli agricoltori alla strenua ricerca di staccare il biglietto vincente del singolo bando. Lāauspicio ĆØ che si apra una grande stagione di confronto e pianificazione condivisa affinchĆ© si raggiungano risultati importanti a beneficio di tutta la filiera: dai costruttori ai campiā.
La proposta emersa della filiera converge su un unico strumento, di ampio respiro, certo e stabile per almeno 5-7 anni, a cui abbinare un pacchetto di incentivi con premialitĆ diversificate in funzione dello specifico obiettivo da raggiungere: rinnovo del parco macchine attraverso la sostituzione dei trattori piĆ¹ vetusti e inquinanti, responsabili di circa 120 incidenti mortali lāanno; il sostegno ai giovani agricoltori, allāimprenditoria femminile e alle aree svantaggiate; il promuovere lāagricoltura di precisione, incentivando lāacquisto di macchinari tecnologicamente avanzati; la riduzione dellāimpatto ambientale, attraverso lāacquisto di mezzi a trazione green (elettrici, biometano) laddove lāorografia dei terreni e le colture lo permettono. CiĆ² commisurando lāintensitĆ del carico burocratico e i costi di accesso allāentitĆ del contributo economico pubblico, attraverso domande autodichiarative e un maggiore produzione di documentazione a risultato ottenuto. (aa)
Fonte: Ufficio stampa Federacma
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