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Il ddl รจ all’Ars: le norme per lo sviluppo passano ancora dalla Partecipata regionale
PALERMO โ Trenta milioni di euro per agevolare le aggregazioni tra imprese e favorire gli investimenti in Sicilia. Anche la manovra di fine 2024 conferma il ruolo centrale di Irfis (Istituto Regionale per il finanziamento alle industrie in Sicilia), il forziere della Regione, nelle politiche di sviluppo messe in atto da Palazzo dโOrleans negli ultimi anni.
La manovra รจ arrivata allโArs
Le variazioni di bilancio approvate dalla giunta Schifani sono state trasmesse allโAssemblea regionale, dove inizierร la partita a tre tra governo, maggioranza e opposizioni. Un ddl che giร ad un primo esame era sembrato decisamente corposo per lโentitร degli interventi previsti. Osservata, speciale, tra le tante, proprio la norma che destina trenta milioni di euro alla Partecipata regionale guidata da Iolanda Riolo, che avrร anche un ruolo in unโaltra misura prevista dal ddl, quella sul prestito dโonore agli studenti universitari: fino a diecimila euro per i giovani che restano a studiare in Sicilia. Gli interessi li pagherร al Regione attraverso Irfis.
Le misure con al centro lโIrfis
Venti milioni di euro consentiranno lโerogazione attraverso il Fondo Sicilia di finanziamenti agevolati, assistiti da contribuzione a fondo perduto, in favore delle medie imprese operanti in Sicilia. Stesso utilizzo per altri dieci milioni per le micro e piccole imprese che decideranno di consorziarsi. Il contributo potrร essere ottenuto anche con fusioni o acquisizioni di rami dโazienda. Condizione imprescindibile รจ che da queste operazioni nasca una nuova impresa di medie dimensioni e che questa si impegni a restare in Sicilia per almeno cinque anni.
Le norme scritte dallโassessore allโEconomia, Alessandro Dagnino, disegnano per Irfis anche un ruolo di โtutoraggioโ alle imprese siciliane con lo scopo di attrarre capitali nel settore del โprivate equityโ, tipologia di investimento finanziario a sostegno di una societร . Ed รจ sempre la finanziaria della Regione a ricevere con il Fondo Sicilia i quattro milioni di euro destinati alle imprese sottoposte a misure di prevenzione patrimoniale e che realizzano attivitร di agricoltura sociale.
Il ruolo dellโassessorato allโEconomia
La cabina di regia di questi interventi in favore delle imprese รจ affidata allโassessorato allโEconomia. Sarร un decreto assessoriale, infatti, ad individuare condizioni e modalitร di concessione degli aiuti. Los tesso assessorato che sarร direttamente coinvolto anche nellโoperazione di acquisto del palazzo ex Sicilicassa, prevista in un altro articolo del ddl e anticipata da LiveSicilia. Sarร il dipartimento delle Finanze e del credito ad acquisire, al prezzo di 12,5 milioni, lโimmobile di proprietร del Fondo Pensioni ex Sicilcassa.
Medie imprese, i dati
A sostegno delle misure contenute allโarticolo 3 in favore delle medie imprese arriva anche la relazione dโaccompagnamento al ddl basata sui dati provenienti da uno studio di Confindustria risalente al 2022. Dal documento emerge lโimportanza delle medie imprese italiane che โgenerano โ si legge โ il 39,4% del fatturato e il 38,5% dellโoccupazioneโ.
Realtร โflessibili e adattabili ai cambiamenti del mercatoโ, come evidenzia lo studio riportato dal governo. Lโassessorato, a sostegno della strategia di puntare sulle medie imprese, cita anche gli esiti di altre ricerche condotte da Mediobanca, Unioncamere e Camere di commercio: in base a questi numeri in Sicilia la densitร di queste realtร economiche โrisulta ancora bassaโ.
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