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Sassari Pioggia di euro sulla Sicilia, mentre la Sardegna completamente all’asciutto. L’assessore regionale all’Agricoltura Gian Franco Satta chiederà al ministro Lollobrigida un incontro per reiterare la richiesta di attivazione del Fondo di Solidarietà Nazionale e di adottare un provvedimento di deroga pari a quello adottato per la Sicilia. «Il rigetto della richiesta di ammissibilità dell’eccezionale siccità che ha colpito il territorio della Sardegna – spiega Satta – come deliberato dalla giunta regionale lo scorso 11 settembre, nonostante per lo stesso tipo di calamità vi sia stato il riconoscimento a favore della regione siciliana, è incomprensibile e inaccettabile». E prosegue: «Per la Sicilia, il ministero dell’Agricoltura ha decretato il carattere di eccezionalità della siccità nel periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 maggio 2024, per i danni causati alle produzioni di cereali da granella, legumi e foraggere. Nel medesimo periodo, a partire dal novembre 2023 e fino al giugno 2024, anche la Sardegna, per le stesse coltivazioni foraggere e cerealicole ha subito danni da siccità per il 99% delle superfici investite. Mentre per la Sicilia il Governo ha disposto l’attivazione della deroga a quanto previsto dall’art. 5, comma 2, del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, il quale impedisce di erogare indennizzi diretti agli agricoltori per quelle colture che possono essere assicurate beneficiando del contributo statale – con il quale si abbatte il costo dei premi assicurativi – o per le quali è attivo il nuovo fondo mutualistico Agricat, per la nostra regione il Governo, inspiegabilmente, non concede la necessaria medesima deroga in presenza di un evento equivalente».
Non basta: «Inoltre, non si tiene conto che su un totale di 43.372 imprese agricole sarde, solo il 68%, per effetto del prelievo automatico del 3% sul premio unico comunitario, è iscritto al fondo mutualistico Agricat, pertanto il restante 32% non risulta coperto da alcuna assicurazione agevolata dallo Stato».
L’accesso al fondo mutualistico Agricat da parte delle aziende agricole potenzialmente beneficiarie, peraltro, avviene previa presentazione di una denuncia al soggetto gestore da parte dei singoli agricoltori (qualificati Sian) o tramite i Centri di Assistenza Agricola gestiti dalle organizzazioni di categoria, tramite accesso alla Piattaforma, senza che la Regione abbia alcuna competenza in merito.
«L’Agenzia Laore ha raccolto le prime segnalazioni da aprile e ha concluso la raccolta dei dati al 30 giugno per consentire ai tecnici di elaborare le stime dei danni subiti proprio per avanzare la richiesta al Ministero, esattamente come ha fatto la Regione Sicilia per la quale è stato decretato il carattere di eccezionalità della siccità per il periodo gennaio–maggio. Pare evidente che con una seconda finestra, per la quale si sta lavorando, verranno raccolte le segnalazioni per il periodo successivo dell’anno ad integrazione della precedente richiesta. Questa è la procedura corretta che sempre è stata applicata».
«A fronte di situazioni analoghe – conclude l’assessore, rincresce constatare una tale disparità di trattamento del Ministero che da una parte dispone in favore della Sicilia la concessione di 15 milioni di euro e dall’altra nega il sostegno per far fronte ai 9 milioni di euro di danno presenti nella nostra regione. Ancor più grave se si considera che appena qualche mese fa, a luglio, con il decreto Agricoltura sono state assegnate ingenti risorse per la realizzazione di opere proprio contro la siccità e per le quali la nostra Regione, è rimasta all’asciutto». (lu.so.)
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