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Nella legge di Bilancio 2025 c’è spazio per conferme e novità per i bonus famiglia, con il governo Meloni che come promesso non ha cancellato l’Assegno unico universale ma anzi lo ha potenziato (e di seguito vi spiegheremo come), introducendo poi una nuova misura di sostegno per i nuovi nati.
In sostanza possiamo dire che nel 2025 sono in arrivo più soldi per le famiglie, merito soprattutto delle novità apportate al calcolo Isee; grazie alla manovra, infatti, viene scongiurato un aumento dell’attestazione che nei prossimi anni avrebbe comportato una riduzione, o peggio la perdita, di alcuni bonus percepiti.
A tal proposito, ecco cosa sappiamo per il momento riguardo a quali sono i bonus per le famiglie contenuti nella manovra, nonché quanti soldi spettano (e quali sono i requisiti previsti).
Novità Isee 2025
Partiamo da quello che come annunciato è il cambiamento più importante tra quelli contenuti nella legge di Bilancio, se non altro perché inciderà su tutti gli altri bonus famiglia.
Nel dettaglio, il governo esclude quanto percepito a titolo di Assegno unico universale dal calcolo dell’Isee. Fino a quest’anno, infatti, l’importo erogato alla famiglia rientrava nell’insieme dei redditi considerati ai fini dell’attestazione (che ricordiamo essere quelli riferiti a due anni prima). Per quanto quindi l’Assegno unico non faccia reddito, incide comunque, e negativamente, su tutte quelle altre prestazioni che sono collegate all’Isee. Paradossalmente sull’Assegno unico stesso, dal momento che tanto per l’importo base quanto per le relative maggiorazioni si tiene conto della condizione familiare della famiglia.
Ebbene, dopo numerose richieste il governo ha messo fine a questo sistema, eliminando l’Auu dal calcolo dell’Isee. Di fatto il prossimo anno le famiglie avranno un Isee più basso rispetto a quello che altrimenti sarebbe risultato con il calcolo attuale. Una buona notizia in quanto dall’Isee più basso dipende l’accesso a una serie di prestazioni, come ad esempio il bonus Nido.
Possiamo quindi dire che seppure non direttamente il governo con la legge di Bilancio 2025 ha potenziato anche lo stesso Assegno unico, per il quale tra l’altro ricordiamo che dall’1 gennaio prossimo è previsto un aumento degli importi per effetto della rivalutazione.
Carta dei nuovi nati
Abbiamo anche anticipato dell’introduzione di una nuova misura di sostegno: la Carta dei nuovi nati, un vero e proprio incentivo alla natalità che aiuterà le famiglie a far fronte alle spese che sono solitamente previste nei primi mesi di vita del figlio o della figlia.
L’importo già annunciato è di 1.000 euro ma a differenza di alcune misure del passato – come ad esempio il bonus mamma domani di 800 euro – non dovrebbe consistere in un pagamento diretto in favore del beneficiario. Il nome scelto, infatti, sembra richiamare alle altre “carte” oggi in vigore: di fatto, anche la Carta dei nuovi nati dovrebbe essere una prepagata da poter utilizzare solamente per un determinato tipo di acquisti, quelli che appunto fanno riferimento al neonato o alla neonata.
La misura dovrebbe essere limitata ai nuovi nati nel 2025 (come pure ai genitori in caso di affidamento e adozioni), ma solo se la famiglia ha un Isee che non supera i 40.000 euro.
Carta dedicata a te
Confermata poi la prepagata destinata alle famiglie con basso reddito (fino a 15.000 euro) da utilizzare per fare la spesa, acquistare carburante o in alternativa abbonamenti ai mezzi pubblici.
La Carta dedicata a te, conosciuta anche come social card, era in scadenza a fine anno ma il governo ha stanziato altri 500 milioni che consentiranno un nuovo pagamento nel 2025. Tuttavia, le risorse potrebbero non essere sufficienti per confermare l’importo attualmente in vigore, 500 euro una tantum, come pure la stessa platea di beneficiari (1 milione e 330 mila persone).
Nuove regole per le detrazioni fiscali
Con la manovra non ci sono buone notizie per le famiglie composte da uno o al massimo due componenti. Vengono riviste infatti le regole per calcolare entro quale soglia le famiglie possono godere di tutte quelle detrazioni oggi previste per ridurre l’Irpef dovuta.
Nel 2025 infatti il governo si apre al quoziente familiare: ciò significa che il limite massimo per godere delle detrazioni sarà tanto maggiore quanto più sono i familiari a carico.
Congedi parentali
Nel comunicato stampa di Palazzo Chigi viene poi annunciato un potenziamento delle misure sui congedi parentali. Nel dettaglio, viene aggiunto un ulteriore mese di congedo parentale retribuito all’80%, che quindi diventano tre.
Bonus mamme non confermato
Non viene confermato invece lo sgravio contributivo per le mamme con due figli di cui almeno uno minore di 10 anni. Introdotto nel 2024, l’esonero, fino a un massimo di 3.000 euro l’anno, è previsto fino al 2026 solamente per le lavoratrici con almeno 3 figli (di cui almeno uno minorenne).
Chi invece ha 2 figli guardava con interesse alla legge di Bilancio con la speranza che potesse essere confermato almeno per un altro anno, così da scongiurare un taglio dello stipendio. Per il momento però questo scenario non viene evitato: la speranza è che si possa intervenire alle Camere, altrimenti per le mamme sarà una vera e propria beffa.
Potenziato il bonus Nido
Anche per il bonus destinato a rimborsare le rette sostenute per la frequenza agli asili nido pubblici e privati viene annunciato un potenziamento. Per maggiori dettagli però servirà attendere il testo della manovra.
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