Effettua una nuova ricerca
More results...
“Il primo diritto che un Comune dovrebbe garantire è quello dell’abitazione. Ma a Cesena, ormai è un fatto, questo diritto sta ormai diventando un privilegio appannaggio di pochi”. Non usa giri di parole il capogruppo di Cesena Siamo Noi Marco Giangrandi per commentare il “Patto per la Casa” presentato nei giorni scorsi dal sindaco Lattuca: “L’emergenza abitativa è un problema che parte da lontano – spiega – e questo progetto della Regione, per quanto presentato in maniera enfatica, non sembra garantire le risposte che ci attendevamo. Mancano, come sempre, il pragmatismo e la visione d’insieme e, alla fine, si scaricano sui privati le responsabilità che l’ente pubblico non vuole assumersi”.
Ma Giangrandi pone l’accento anche sulle questioni irrisolte dell’emergenza abitativa cesenate: “Non ho sentito una sola parola sul progetto del quartiere Novello sul quale, lo ricordo, la nostra comunità ha investito dieci milioni di euro per la realizzazione di appartamenti in social-housing a favore del ceto medio. Ebbene, Lattuca ha completamente bandito questo tema dalle sedi istituzionali, limitandosi a qualche sporadica uscita sui giornali dove, non a caso, non esiste contraddittorio. Il problema è che quel progetto, come avevamo ampiamente previsto, non poteva funzionare ed oggi non siamo affatto felici di aver avuto ragione. Per altro, le ultime notizie che arrivano da quel cantiere non sono incoraggianti e, qualora venissero confermate le voci di presunte inadempienze, ci troveremmo di fronte all’ennesimo problema e, quindi, all’ennesimo ritardo”.
“Per quanto riguarda, invece, le persone in situazioni di difficoltà – aggiunge il leader di Csn – ricordiamo che a Cesena ci sono circa 800 richieste di case popolari ad affitto calmierato ancora inevase. Un numero che si è ormai cronicizzato, segno che – a fronte di una domanda sempre più pressante – questa amministrazione ha fatto ben poco in questi otto anni”.
“Come abbiamo sempre sostenuto – prosegue Giangrandi – serve un piano serio che, oltre al mondo politico, coinvolga tutte le parti sociali. Dal Comune, invece, fino ad oggi abbiamo avuto solo risposte estemporanee e parcellizzate, come se bastassero quattro alloggi al quartiere Fiorita per risolvere un’emergenza ormai cronica. La verità è che sul territorio comunale di Cesena ci sono oggi 4000 alloggi inutilizzati e nessuna proposta concreta per metterli a disposizione delle giovani coppie. Serve aumentare il contributo per l’affitto e ripristinare un fondo per le morosità incolpevoli, ma soprattutto serve una politica rivolta all’auto-rigenerazione degli spazi perché cementificare il nostro territorio è l’ultima cosa che dobbiamo fare”.
“Le politiche miopi di questa amministrazione si riflettono inevitabilmente anche sullo sviluppo economico del nostro territorio perché, se non si trovano alloggi a prezzi accessibili – rimarca Giangrandi – i lavoratori sono costretti ad emigrare in altri comuni, depotenziando le aziende esistenti e scoraggiando l’insediamento di nuovi siti produttivi. Pensiamo ad esempio al nuovo ospedale? Dove alloggeranno quelle centinaia di nuove professionalità che lavoreranno all’interno del presidio ospedaliero che, secondo i piani di questa amministrazione, dovrebbe essere terminato entro il 2026? Il problema è che, ancora una volta, ci si muove con la solita mancanza di programmazione e con la logica che, al termine del mandato, i problemi passeranno ad altri. E invece quello dell’attrattività del nostro territorio è un tema non più prorogabile e che va affrontato con politiche organiche e trasversali, altrimenti – conclude – il rischio è quello aggravare ulteriormente i problemi e di lasciare indietro troppe persone”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
Questa è una parte dell’articolo originale
Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere
come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70
Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?
Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali