di C.P.
«Finalmente ci sarà a Terni un servizio che non c’era, se il consiglio lo vorrà». Così l’assessore Marco Iapadre presentando il progetto per l’affidamento in concessione della progettazione, costruzione e gestione economico-funzionale di un impianto di cremazione in città. Dopo vari rimpalli tra consiglio comunale e commissioni, la delibera è stato approvata lunedì mattina con 22 voti favorevoli e 7 astenuti.
Progetto A seguito dell’ultimo consiglio comunale, lo scorso 14 ottobre, il documento era stato rimandato in commissione per un ulteriore passaggio. Dove è poi stato approvato non più tardi del 17 ottobre. La proposta di affidamento in concessione prevede l’inizio dei lavori nel 2025 con conclusione nel 2026. La durata della concessione invece sarà di 25 anni dalla consegna delle aree, con un investimento complessivo di 4,1 milioni di euro, di cui più della metà per la realizzazione di opere e impianti. La stima del canone medio annuo a favore del comune è di circa 125mila euro i ricavi totali dell’operazione economica sono quantificati in 28 milioni di euro e i costi totali in 17 milioni di euro.
Le modifiche La proposta presentata in origine è stata modificata e integrata attraverso una rimodulazione del piano tariffario che introduce uno sconto rispetto alle tariffe massime per le cremazioni pari al 18 per cento e ulteriori riduzioni tariffarie che consentono, come ripetuto anche durante il consiglio comunale di lunedì, un servizio a costi più vantaggiosi per i cittadini ternani rispetto a quelli applicati da altri impianti crematori dell’Umbria e delle regioni limitrofe. Un’altra modifica della proposta riguarda la realizzazione della camera settoria dotata di celle frigorifere che ha comportato un incremento dell’investimento di 250 mila euro.
Discussione A sottolineare le modifiche apportate alla proposta originale è anche il consigliere di Alternativa popolare, Guido Verdecchia: «Il documento è cambiato molto dalla prima proposta. Non c’era la camera settoria, ora c’è. Non cerano le celle frigorifere e ora sì. La tariffa più bassa del centro Italia non c’era e ora c’è. Questo è un punto di partenza e ci auguriamo che, nel momento in cui verrà presentato il bando, ci saranno anche altre possibilità». Nel merito anche il consigliere di Fratelli d’Italia, Marco Cecconi: «Abbiamo votato favorevolmente in commissione quest’atto che ha avuto un percorso lungo, sottolineando alcuni aspetti che sono stati implementati e migliorati e altri che non lo sono stati. Tipo la questione degli animali di affezione e quella della diminuzione del canone per la città. Ci sono questi due aspetti che il mercato ci dirà se potranno o meno essere implementati. Secondo me è un fatto positivo che la comunità ternana venga dotata di questo impianto. Abbiamo notato alcuni elementi di criticità, nonostante ciò dichiariamo il nostro voto favorevole anche in consiglio comunale».
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