Dal pegno di Kruso Kapital all’arte di Art-Rite, che ora guarda al settore del lusso per iniziare a generare profitti. La casa d’aste di Banca Sistema ha raggiunto il pareggio di bilancio nel 2023 e punta a chiudere in utile già quest’anno anche grazie alla spinta della moda. Art-Rite è di proprietà di Kruso Kapital, altra controllata del gruppo, in cui è entrata 18 mesi fa. La società è specializzata nell’arte antica, moderna e contemporanea, oltre che nei francobolli, nelle monete e nelle auto.
A questi settori si aggiungerà il lusso, prima con un’asta di borse vintage a dicembre e poi con gioielli, orologi e bijoux. «Il passaggio dal pegno all’arte ci è sembrato naturale», spiega Gianluca Garbi, ceo di Banca Sistema. «Ora siamo pronti al lusso, settore caratterizzato da una scarsa offerta e da una domanda invece molto forte. È un trend in continua espansione che ci sembra opportuno cavalcare: noi lo faremo grazie alla credibilità che solo un gruppo bancario può assicurare».
Si parte a dicembre
Nella prima asta saranno battute più di cento borse realizzate dalle più importanti maison della moda, come Hermès, Louis Vuitton, Dior, Chanel e Prada. Art-Rite incasserà le commissioni, che si aggirano intorno al 20-25% del valore del bene. Le fees rappresentano solo una piccola parte dei ricavi del gruppo, generati soprattutto da factoring e cessione del quinto, ma permettono comunque di diversificare il business e di bilanciare il calo del margine d’interesse post taglio dei tassi.
Il proprietario del bene riceve invece il ricavato dell’asta. Alle vendite è possibile partecipare sia di persona sia online, canale da cui arrivano la maggior parte delle offerte e che permette di collegarsi da tutto il mondo. «I compratori stranieri sono circa il 10/15% e grazie all’online riceviamo una proposta per quasi tutti i beni prima ancora di partire con l’asta», racconta Garbi. «L’evento quindi si concentra solo sulla fase dei rilanci».
I gioielli di Art-Rite
L’anno scorso Art-Rite ha raccolto beni per un valore di circa 10 milioni. La provenienza è certificata in anticipo da un esperto, che prepara anche una descrizione dettagliata per gli acquirenti e poi procede alla stima del prodotto. «Tra le opere più importanti passate per le nostre mani ci sono dei quadri di Francisco Goya e di Pablo Picasso, ma anche uno zaffiro da qualche milione e una collezione di francobolli che vale una decina di milioni», rivela Garbi.
«In questi casi la trattativa è privata per non incidere sul prezzo». Oltre che con il lusso, in futuro l’offerta potrebbe arricchirsi ancora con i vini e forse con gli nft. Prima, però, sarà inaugurata la nuova sede (l’obiettivo è farlo entro aprile) dentro l’ex cinema de Amicis di Milano. (riproduzione riservata)
Orario di pubblicazione: 22/10/2024 21:00
Ultimo aggiornamento: 23/10/2024 17:42
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link