Benevento, ospedale Rummo: via altri quattro medici #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Nuovo esodo di personale medico dal Rummo, che perde quattro specialisti, mentre è ormai ufficiale la graduatoria di merito del concorso per Medicina d’urgenza e Pronto soccorso, costituita da uno specialista e sei specializzandi. Quattro dirigenti medici, nel mese di novembre, lasceranno l’ospedale per quiescenza o per rescissione del contratto. Nel dettaglio, si tratta di un medico di Ostetricia e ginecologia, classe 1957, che ha raggiunto l’età pensionabile e ha scelto di non rimanere in servizio fino al compimento dei 70 anni; di un chirurgo in forza al Sant’Alfonso Maria de’ Liguori da collocare a riposo dopo il trattenimento in servizio fino ai 70 anni; di un pediatra entrato nell’organico a tempo indeterminato nel mese di luglio che ha rassegnato le dimissioni; di un urologo assunto a tempo determinato, che ha rassegnato le dimissioni.

Il trend

Nell’arco di quattro mesi, da luglio a ottobre, sono otto i professionisti che sono andati via dall’azienda ospedaliera. Nel periodo estivo avevano infatti rassegnato le dimissioni un medico di Medicina d’urgenza e Pronto soccorso e un ematologo, assunti a tempo indeterminato nel mese di gennaio, mentre per altri due dirigenti medici, già in età pensionabile, era scattata la richiesta di entrare in quiescenza, prima del compimento del 70esimo anno d’età. Ormai, al di là dei pensionamenti inevitabili, quello dell’esodo dei medici è diventato un fenomeno di costume generalizzato, del quale si risente anche a livello locale, con l’aggravante di una minore possibilità di ricambio generazionale, cui si aggiungono anche le difficoltà di fare carriera e di ottenere i necessari riconoscimenti. Secondo gli esperti del settore bisogna investire sulla formazione e perseverare nell’impegno per rendere attrattivo l’ospedale, come tutte le strutture del servizio sanitario nazionale, per fermare l’esodo. Infatti, i dati a livello nazionale sono significativi e preoccupanti in quanto, in media, ogni anno mille medici si trasferiscono addirittura in altre nazioni per cui, nel decennio che va dal 2005 al 2015, oltre 10.000 medici hanno lasciato l’Italia per andare a lavorare all’estero.

L’organico

Nel frattempo, si è concluso l’iter concorsuale per il reclutamento dei medici dell’emergenza ed è pronta la graduatoria di merito costituita da Rosanna Lodato, specialista, e da Aquilino Flavio Zarrella, Anita Di Sisto, Domenico Cioffi, Roberta Schipani, Rosa Maria Giamattei, Roberta Orlando, tutti inseriti nell’elenco degli specializzandi. Questo significa che il Pronto soccorso potrà contare su un solo dirigente medico abilitato a sostenere i turni di servizio da solo, mentre gli altri sei avranno bisogno della presenza del tutor per il primo anno di attività, passaggio necessario per conseguire la specializzazione e acquisire l’autonomia. Tuttavia, la presenza di sette nuove unità mediche nell’organico servirà sicuramente a migliorare e a velocizzare i servizi, oltre che a creare i presupposti necessari per consentire ai giovani medici in graduatoria di continuare a prestare la loro opera al Rummo.
 

Le maglie di ammissione all’ultimo concorso bandito dall’ospedale si erano molto allargate proprio nell’ottica di riuscire ad assumere i 13 medici necessari a garantire il servizio nei reparti dell’emergenza del Rummo e del Sant’Alfonso. Infatti, l’ammissione alle domande era stata aperta a tutti i medici che, nel decennio compreso tra il primo gennaio 2013 e il 30 giugno 2023, avevano maturato almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, nelle strutture del Servizio sanitario nazionale, con qualsiasi tipo di contratto, anche se non in possesso del diploma di specializzazione. Ma nonostante le agevolazioni previste, solo in sette hanno presentato istanza di partecipazione e bisognerà capire quali saranno i prossimi passi per la distribuzione del personale nei reparti dell’emergenza.