BOLZANO. Si avvicinano i lavori di risanamento del ponte Lueg, in Austria: nonostante i numerosi incontri a vari tavoli, ancora non si prospettano soluzioni che garantiscano un trasporto efficiente lungo l’asse del Brennero, già reso complicato per via dei divieti di transito imposti dal Tirolo. Le imprese – in Alto Adige, ma non solo – sono sempre più preoccupate e lanciano l’allarme.
Le imprese alimentari: raggiungibilità fondamentale
La Sezione Alimentari di Confindustria Alto Adige conta 39 imprese che occupano complessivamente quasi 4.000 dipendenti. «La raggiungibilità dell’Alto Adige – afferma il presidente della sezione, Alexander Rieper – è un tema più che mai attuale per i produttori alimentari della provincia». Se ne è discusso nel corso dell’Assemblea Generale della
Sezione tenutasi recentemente presso la Brimi Srl a Varna. «I prossimi lavori di ricostruzione del Ponte Lueg e la chiusura della strada di Resia mettono a rischio la raggiungibilità dell’Alto Adige. In particolare per gli alimentari, che devono arrivare rapidamente a destinazione e devono essere prodotti just-in-time per i nostri clienti, sono necessarie soluzioni immediate per sbloccare la situazione», dice Rieper. Confindustria ricorda che il settore alimentare è tra i più rilevanti dell’economia altoatesina per quanto riguarda le esportazioni: secondo uno studio recentemente pubblicato dall’Ire della Camera di Commercio, nel secondo trimestre del 2024 sono stati esportati alimenti e bevande per un valore di 310 milioni di euro, collocando il settore al secondo posto dopo gli apparecchi elettrici. «Le nostre imprese rivestono un ruolo centrale nella creazione di valore aggiunto e di occupazione nella nostra provincia», chiarisce Rieper. Sui lavori a ponte Lueg si sono svolti diversi incontri in questi giorni, presente anche il presidente della Provincia Arno Kompatscher, dal quale è emersa una generale insoddisfazione delle imprese. Oltre che di trasporti, la sezione alimentare ha discusso anche di promozione dei propri prodotti. Con il CEO di IDM Alto Adige, Erwin Hinteregger si è approfondita la futura strategia di IDM. «L’auspicio è che il marchio Alto Adige non si applichi solo ai prodotti agricoli, ma a tutti gli alimenti trasformati prodotti in Alto Adige», così Rieper.
Gli autotrasportatori: Brennero arteria decisiva
Della viabilità lungo l’asse del Brennero si è discusso anche ieri al convegno organizzato a Roma dall’associazione degli autotrasportatori Anita in occasione degli 80 anni dell’associazione. Il presidente Riccardo Morelli ha ricordato l’attuale momento di difficoltà che sta attraversando il settore, chiedendo maggiori sostegni alla politica, in particolare anche per incentivare lo spostamento dei trasporti dalla strada a ferrovia.
A introdurre il tema Brennero è stato il Delegato di Confindustria ai Trasporti e alla Logistica, Leopoldo Destro: «La permeabilità delle Alpi è centrale, perché i valichi alpini sono una componente vitale della nostra infrastruttura logistica. L’attraversamento delle Alpi in condizioni di sostenibilità ambientale ed efficienza operativa rappresenta una priorità strategica, non solo nazionale ma europea. Occorre superare la visione ristretta e miope che individua la questione come ‘affare’ esclusivo tra Paesi confinanti, mentre è necessaria una vera e propria politica europea dei valichi». Proprio su questa tematica è poi intervenuto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini: «Ringrazio Anita per il supporto che fin dal primo momento, e non è da tutti, ha dato a me e al Governo per cercare di porre fine all’ingiustizia che si protraeva da anni dei divieti unilaterali imposti dal Governo austriaco per i mezzi pesanti italiani al Brennero.
Non è una questione ambientale – ha rincarato la dose Salvini -, ma è semplicemente una forma di concorrenza sleale e violazione dei trattati di libera circolazione di uomini e merci». Nonostante le iniziative messe in campo dal governo, sul Brennero, però, non ci sono ancora decisioni definitive da Bruxelles e i divieti sono ancora in vigore. Il Ministro dei Trasporti ha poi ricordato gli altri tavoli che il Dicastero presidia per migliorare un settore nevralgico come quello dell’autotrasporto, in sede europea e nazionale, dove è allo studio una misura di lungo periodo che vedrà la luce nei prossimi giorni e che aiuterà le imprese nel rinnovo del parco veicolare con lo scopo di rendere più sostenibile il settore.
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