di SIMONE PELUSO
Le voci sul possibile approdo di Franco Colapinto nella famiglia Red Bull si fanno sempre più insistenti all’interno del paddock. L’ipotesi più accreditata nelle ultime ore vede il rookie argentino – esploso un po’ a sorpresa dopo la sua promozione al posto di Logan Sargeant – in lizza per un sedile in Racing Bulls, con uno tra Liam Lawson (più probabile) e Yuki Tsunoda promosso al fianco di Verstappen in sostituzione di Sergio Perez dal 2025.
Il contatto c’è
La trattativa tra Red Bull e Williams non è stata smentita dal principal James Vowles che, seppur molto ambiguo nella sua intervista a Sky Sports UK, ha aperto a questo scenario senza scendere nel dettaglio: “È una domanda molto audace ma, come puoi immaginare, quando si è in una trattativa delicata e sensibile, non è possibile rivelare nulla. Quindi non posso davvero rispondere…”
Una condizione vincolante
Red Bull ha quindi seriamente messo gli occhi su Colapinto: un altro indizio lo ha lanciato il solito Helmut Marko che, dopo gli elogi pubblici al giovane italo-argentino, ha chiarito quale sia la condizione vincolante per un reale passaggio alla sua corte: “Colapinto è forte, ma non alleviamo i giovani degli altri. Non prendiamo piloti in prestito“.
Nessun passaggio provvisorio, quindi: se Colapinto vuole ambire a un posto da titolare, deve necessariamente lasciare l’Academy Williams. Una condizione non facile da accettare per il team di Grove, viste anche le doti economiche legate agli sponsor che l’argentino porta con sé – non a caso la livrea della FW46 è stata ritoccata di giallo sul cofano per le gare sudamericane in Messico e Brasile- e alla breccia che sta facendo nei cuori degli appassionati latino-americani (e non solo).
La stessa condizione sembra essere stata posta da Audi, a caccia di un pilota da affiancare a Hulkenberg a partire dalla prossima stagione. La Casa tedesca vuole costruire un progetto a lungo termine e, come Red Bull, non è disposta ad accettare prestiti da altri team (così come nel caso di Bortoleto dalla McLaren).
Liberty Media interverrà?
Franco Colapinto ha colpito non solo per le sue abilità di guida, ma per le sue capacità di essere un “personaggio” anche al di fuori della pista. Dichiarazioni, interviste, affetto del pubblico, pubblicità: insomma, tutto quello che serve per diventare da subito un vero uomo-immagine non solo per il singolo team, ma anche per l’intera Formula 1.
Già nel “caso” Perez, tante voci autorevoli hanno visto la mano di Liberty Media nella scelta di Red Bull di confermare il pilota messicano fino al termine della stagione, quando la sua carriera in F1 sembrava ormai arrivata al capolinea dopo il Gran Premio del Belgio. L’impatto economico e di marketing che Checo ha soprattutto in America era ed è talmente forte che sarebbe stato controproducente – anche per la stessa Red Bull – una chiusura così netta e anticipata.
In tale ottica Colapinto ha dimostrato di poter essere una valida alternativa a Perez, con un potenziale ancora maggiore visto il talento sotto i riflettori.
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