Sassari Per la Dinamo è ora di mandare un messaggio alla Serie A e per farlo deve fare “solo” una cosa: battere la capolista Trento (PalaSerradimigni, 18.15). Se il Banco ha sinora ottenuto il massimo dall’Europe Cup, vincendo però solo contro Napoli in campionato, la Dolomiti Energia ha fatto il percorso opposto: non bene in Eurocup (ma è reduce dal bel successo con l’Hapoel a Tel Aviv), ma perfetta in Lba dove ha sempre vinto e comanda da sola, anche se con un calendario un po’ più semplice rispetto a quello di Sassari che ha dovuto affrontare Milano e Brescia.
Oggi però si gioca in casa e la classifica conta poco, conta invece dare una sterzata con un successo contro l‘ex squadra di Mattia Udom che faccia classifica e confermi le buone cose viste a sprazzi al PalaLeonessa, perché le due gare giocate in settimana con Dnipro sono servite per tenere il ritmo senza gettare via energie preziose e per dare minutaggio alla panchina e non potevano fornire indicazioni essenziali.
A spiegare che tipo di gara sarà il match contro un’Aquila che sta mettendo in difficoltà tutti con un basket spumeggiante e cinico è il coach Nenad Markovic: «Trento è una squadra molto atletica e fisica, giocano un eccellente basket e tanta transizione. Non possiamo permetterci di giocare bene tre minuti e poi altri tre senza concentrazione, come accaduto a Brescia, dove infatti abbiamo speso troppe energie per rientrare, cosa che abbiamo pagato nel finale. È invece importante essere concentrati per 40 minuti, non mollare mai a rimbalzo, non commettere errori ingenui in attacco, fare i blocchi, insomma fare bene le cose normali. Questa è la cosa importantissima che dobbiamo capire, che ogni possesso è come il possesso della vita».
Trento (che oggi dovrà fare a meno di Zakauskas, oltre che del 18enne lungo Badalau out per qualche mese) ha il quarto attacco del campionato (90 punti a partita, è prima a rimbalzo con quasi 44 di media, ma soprattutto è pericolosissima a rimbalzo offensivo (oltre 14 a partita). Forray e compagni tirano benissimo da 3 punti (oltre il 40% di squadra) Anthony Lamb viaggia a quasi 20 punti di media con il 40% da 3, Miles Cale segna quasi 16 punti di media con il 58% da 3 punti. Il leader è il play Jordan Ford, Quinn Ellis è sempre più protagonista insieme all’altro emergente Niang. Sotto le plance la fisicità di Maguwbe, 10.5 punti di media e quasi 10 rimbalzi con 4.5 in attacco, lì si giocherà una delle chiavi del match. Pecchia è uomo squadra da ala piccola ma anche da 4 tattico, mentre Baheye (dato come vicino alla Dinamo in estate) è il cambio del centro.
In casa Dinamo ci si attende una prova importante da tutti: solo con velocità, applicazione, precisione e continuità è possibile rendere la vita dura a formazioni con maggiore atletismo, aspetto nel quale certo non brillano i Giganti. In particolare dal play Justin Bibbins, che deve mettere in ritmo i compagni, ma anche Renfro può e deve dare una mano in attacco per poter essere un vero cambio di Halilovic.
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