Grande lutto nel volley trentino e nell’Alto Garda: è scomparso a 77 anni Claudio Bottesi, uno dei “guru” della pallavolo provinciale. Nel 1978 fondò il C9 Arco Riva – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni

RIVA DEL GARDA. Il mondo della pallavolo trentino e la comunità dell’Alto Garda piangono piangono la scomparsa di Claudio Bottesi, uno dei “guru” del volley locale. Bottesì è morto a 77 anni: a lui si deve la fondazione della Pallavolo C9 Arco Riva assieme a Bruno Baroncini e Mario Avancini.

Era il 1978 e le due squadre di pallavolo della zona, la Taboga Riva e la polisportiva Olimpia di Arco, decisero di unire le forze. I fautori del progetto furono i tre dirigenti “illuminati” e il C9, in breve tempo, è diventato la splendida realtà che, anche tutt’oggi, occupa un ruolo di primo piano nel mondo della pallavolo trentina.

Meraviglioso e toccante è il ricordo che il “suo” C9 ha affidato ai social, ben sapendo che Claudio, uomo del “fare”, prima allenatore e poi dirigente, sempre presente a tutte le gare delle formazioni giovanili, avrebbe forse storto il naso di fronte ad un pubblico riconoscimento. Lui che preferiva agire e si emozionava quando le palestra si riempivano di giovani pallavolisti.

“Oggi il nostro Claudio Bottesi ci ha lasciati! E’ un giorno molto triste – scrive il C9 Arco Riva sui propri canali ufficiali –, ma è anche l’occasione per raccontare una storia bellissima. E’ la storia di una persona straordinaria, non tanto così per dire ma che veramente ha fatto qualcosa di straordinario e per cui tutto il C9 ne é riconoscente. E’ la storia di una persona che ha dato tanto non solo alla pallavolo ma a tutti il movimento sportivo giovanile del nostro territorio. Una persona speciale che ha dedicato una vita a promuovere lo sport e la sana vita societaria. Questa è la tua storia Claudio! Senza mai chiedere nulla in cambio, ci sei sempre stato fin da quando più di 60 anni fa si è iniziato a parlare di pallavolo in Busa, quando ancora si giocava all’aperto con una rete messa insieme in qualche maniera ma soprattutto è grazie a te, insieme a Bruno e Mario, che nel ’78 è nato il C9. Eri la memoria storica del C9 e ti ricordavi di tutti gli atleti, allenatori e dirigenti che si erano susseguiti nella storia della nostra Società. C’eri in ogni momento per organizzare, gestire e risolvere sempre con impegno ma anche con la tua ironia, mai invadente e riuscendo sempre a coinvolgere e motivare tante persone. Hai lasciato un’impronta indelebile trasmettendo la passione della pallavolo a generazioni di ragazzi perché vedere le palestre piene di bambini con la palla in mano ti riempiva di gioia. Fai buon viaggio Claudio e, anche se sappiamo che i riconoscimenti ufficiali non ti piacevano, ricordati che il tuo C9 ti deve tutto e di questo te ne saremo per sempre grati”.

Toccante anche il pensiero che la Fipav del Trentino ha dedicato a Claudio Bottesi, disponendo che nel prossimo week end venga osservato un minuto di silenzio su tutti i campi della regione.

“Un giorno triste per la pallavolo del Trentino – scrive la Fipav -. Ci ha lasciato oggi Claudio Bottesi, allenatore e storico dirigente della società Pallavolo C9 Arco Riva. Claudio è stato per tantissimi anni uno dei promotori della pallavolo nell’Alto Garda. Grazie al suo contributo e a quello di altri storici dirigenti, al loro prezioso lavoro nelle società, la pallavolo del Trentino è cresciuta ed è diventata la realtà di oggi. Per ricordare Claudio, il Comitato Regionale Trentino dispone l’osservanza di un minuto di silenzio in tutte le partite del Campionati Regionali e di Categoria previste in questo week end in Trentino. Il presidente Francesco Crò e i consiglieri del Comitato Fipav Trentino porgono alla famiglia e alla Pallavolo C9 le più sentite condoglianze”.

Gli amici lo ricordano anche come un grandissimo cercatore di brise. Da tempo era ospite della residenza Molino di Dro. Lascia la moglie Patrizia, la figlia Linda, il genero Nicola, la sorella Rita e il cognato Paolo.

I funerali di Claudio Bottesi si svolgeranno lunedì 4 novembre alle 14.30 nella chiesa di San Giuseppe al Rione Degasperi.