Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Atenei Telematici, la Lega ‘attenua’ il Decreto Bernini: continuano le agevolazioni per i privati #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


Gli atenei telematici continuano a godere di agevolazioni, grazie all’attenuazione del decreto Bernini promossa dalla Lega, mentre l’università pubblica affronta tagli e riduzioni di risorse. Nonostante le promesse di equità per gli studenti, il governo sembra favorire indirettamente gli interessi dei privati. Vediamo nel dettaglio le implicazioni di questo nuovo scenario e come si è arrivati a una riforma diluita a vantaggio delle università telematiche.

Il Decreto Bernini: la regolamentazione sugli Atenei Telematici e i rallentamenti causati dalla Lega

La ministra dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, aveva introdotto un decreto volto a regolamentare le università telematiche, imponendo loro standard più rigorosi, specialmente in termini di rapporto studenti-docenti. Questo decreto era atteso dal 2023, ma ha subito ritardi a causa delle resistenze della Lega, che si è schierata a favore degli interessi dei privati. La Lega ha difeso le università telematiche giustificandone il ruolo come risposta alle esigenze degli studenti a basso reddito, impossibilitati a sostenere i costi di affitto nelle città universitarie o vincolati da impegni lavorativi.

Tuttavia, dietro queste giustificazioni emergono forti interessi privati. L’ex deputato PD Luciano Violante, presidente del gruppo Multiversity (che controlla importanti atenei come Pegaso, Mercatorum e San Raffaele), rappresenta uno dei principali esponenti del settore, supportato da figure di spicco nell’advisory board come Pierluigi Ciocca e Gianni De Gennaro. Questi attori influenti hanno contribuito a fare pressione per una normativa meno stringente.

I numeri degli Atenei Telematici in Italia: il trend è in crescita, ma non mancano le criticità

Attualmente, in Italia ci sono 11 università telematiche accreditate, di cui 9 private. Tra le più note troviamo Pegaso, E-Campus, Mercatorum e Unicusano. Queste istituzioni non operano per scopi filantropici, ma rappresentano importanti gruppi di interesse, autorizzati dalla riforma Gelmini del 2010 a diventare società di capitali. L’ex ministra Maria Cristina Messa aveva fissato la fine del 2024 come scadenza per l’adeguamento del rapporto studenti-docenti a standard simili a quelli degli atenei tradizionali. Tuttavia, un emendamento della Lega ha già ottenuto una proroga e si oppone a ulteriori restrizioni.

Negli ultimi dieci anni, mentre il numero di studenti nelle università statali è calato di circa 19.000 unità, le immatricolazioni nelle università telematiche sono cresciute del 410%. L’offerta formativa è passata da 70 corsi nel 2011 a 250 nel 2024, ma senza un adeguato incremento del corpo docente. Attualmente, il rapporto studenti-docenti è di 384,8 a 1 negli atenei telematici, rispetto a un già elevato 28,5 a 1 nelle università tradizionali (contro una media europea di 1 a 14,3).

Le modifiche al Decreto Bernini: un compromesso al ribasso

La pressione della Lega ha portato a un annacquamento del decreto Bernini, lasciando invariati i requisiti minimi di docenza per i corsi telematici e raddoppiando il numero massimo di studenti per corso. Anche la percentuale di lezioni in presenza è stata ridotta, limitandosi ad esami e lauree, con possibilità di ulteriori deroghe. Questo compromesso avvantaggia gli atenei privati, che potranno continuare a espandersi senza dover rispettare gli standard più rigorosi imposti alle università pubbliche.

Questa situazione ha suscitato reazioni critiche. Secondo Giovanna Iannantuoni, presidente della Conferenza dei rettori (CRUI), è falso affermare che le telematiche non costino allo Stato e che rappresentino una reale alternativa formativa. Iannantuoni ha sottolineato che offrire solo una formazione digitale non contribuisce a sviluppare coscienze critiche e che, piuttosto, bisognerebbe sostenere gli studenti svantaggiati con borse di studio e accesso a università di alta qualità.

Verso un’Università privata e profit?

Il compromesso trovato rappresenta un pericoloso precedente per il futuro dell’istruzione superiore in Italia. La crescita delle università telematiche a scapito della formazione pubblica rischia di portare a un sistema educativo sempre più orientato al profitto e sempre meno inclusivo. L’assenza di un controllo rigoroso sulla qualità didattica e il dumping al ribasso nelle condizioni di lavoro rischiano di rendere le università telematiche un’alternativa di serie B, che non risponde realmente ai bisogni degli studenti ma piuttosto agli interessi di gruppi privati.

Con la prossima revisione del decreto, il governo italiano ha l’opportunità di ripensare questa scelta e investire su un sistema formativo che rispetti i diritti degli studenti e garantisca un’istruzione di qualità, indipendentemente dalla modalità di erogazione.

Segui i canali social di Scuolalink.it

© Copyright Scuolalink.it – Riproduzione Riservata



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui