Gli zero premi ricevuti al Festival di Cannes 2024, e la mancata candidatura agli Oscar 2025, con la commissione Anica che gli aveva preferito Vermiglio, si erano tradotti in una raffreddata generale degli entusiasmi sull’ultimo film di Paolo Sorrentino, Parthenope, un atto di amore verso Napoli.
Ma se gli addetti ai lavori, in maggioranza, rimangono un po’ scettici sulla qualità del prodotto, il pubblico, invece, sembra rispondere bene. E il passaparola sta facendo il resto: Parthenope, addirittura, ha spettatori in crescita nella sua seconda settimana al cinema (una cosa che non accadeva da tempo), si conferma primo film italiano al box office con un incasso di 1.963.339 euro nel fine settimana ed è il film più visto del weekend per numero di spettatori, 260.063, grazie a un +1% rispetto allo scorso weekend.
Con un incasso totale di 4.595.012 euro fino a domenica 3 novembre, ottenuto in poco più di una settimana in 585 sale, il film distribuito da PiperFilm è anche causa scatenante di alcuni effetti collaterali non proprio frequenti per una pellicola italiana: il maestro pizzaiolo Enzo Coccia, della celebre pizzeria La Notizia di Napoli, ha creato ad esempio la pizza Parthenope; le locandine dell’ultimo lavoro di Sorrentino vengono staccate dai muri per collezionarle e appenderle in casa; spopolano le t-shirt con le frasi più iconiche di Parthenope (tipo «Tu ami troppo o troppo poco?»); nel quartiere di San Gregorio Armeno, a Napoli, sono già in vendita le statuette (come sempre, tutt’altro che somiglianti) che raffigurano la bellissima interprete di Parthenope, l’attrice milanese Celeste Dalla Porta. E il capolavoro di Riccardo Cocciante, Era già tutto previsto, usato come colonna sonora del film, è salito al primo posto della classifica Viral 50 di Spotify. A dimostrazione che Parthenope sta piacendo molto soprattutto a un pubblico giovane.
Claudio Plazzotta
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