Secondo una serie di condivisioni virali la Scozia ha speso 162972 dollari per inventare lo slogan “Benvenuti in Scozia”, eclissando quindi molteplici discussioni in tema di “spese folli dei governi”.
La notizia si incunea nel ricco filone delle polemiche italiane su “Venere Italia” e sulla simile pubblicazione relativa ai “Cacciatori di Troll leggendari” pagati in Danimarica con soldi pubblici.
Ma si tratta di una bufala, come nel secondo caso.
Davvero la Scozia ha speso 162972 dollari per inventare lo slogan “Benvenuti in Scozia”?
Nel caso Danese infatti il Governo aveva aperto ad una serie di ricerche sui miti e le leggende del popolo Danese sia in funzione culturale che turistica, offrendo quindi agli stranieri in gita un resoconto della mitologia dei posti che avrebbero visitato, delle credenze popolari e della produzione letteraria, artistica e culturale in musei e siti archeologici all’aperto.
In questo caso, l’unica parte vera è che nel 2007 una nuova campagna turistica ha cambiato in Welcome to Scotland il precedente messaggio promozionale risalente al 2005 Scotland the best small country in the world (“Il miglior piccolo paese del mondo”).
La parte falsa è che neppure una sterlina, o un dollaro, sono stati usati per creare lo slogan.
I costi indicati dai social e alcuni quotidani riguardano i costi di installazione della nuova cartellonistica e della campagna per il turismo, convertiti dalla sterlina al dollaro,
Riassumendo, nessuno ha speso oltre 160000 dollari per lo slogan “Benvenuti in Scozia”, ma i soldi sono stati usati per smontare una cartellonistica deludente e cominciare una nuova e più proficua campagna promozionale.
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