Le famiglie italiane sono le più inclini al risparmio in Europa, secondo un’indagine condotta dalla banca digitale N26 in collaborazione con YouGov, che ha coinvolto 6.300 persone tra Italia, Francia, Spagna, Austria e Germania. Tuttavia le spese impediscono agli abitanti del Belpaese di risparmiare quanto vorrebbero.
Indagando le scelte nella ripartizione mensile del proprio budget, è emerso come l’84% degli intervistati in Italia destini la parte più significativa alle spese ordinarie (come affitto o mutuo, bollette e generi alimentari), per poi pensare immediatamente ai risparmi, categoria selezionata dal 63% dei rispondenti. Un dato superiore rispetto al 57% registrato dalla media europea dei paesi coinvolti nella ricerca e che sottolinea l’esigenza degli italiani di accantonare denaro, soprattutto in un clima di incertezza economica come quello attuale. Non a caso, un italiano su tre ha dichiarato un peggioramento della propria situazione finanziaria nel 2024 rispetto all’anno precedente.
Le spese discrezionali, legate al divertimento, viaggi e allo svago in generale sono la terza scelta nella ripartizione mensile del proprio budget degli italiani (61% dei rispondenti), differenziandosi così dai vicini austriaci e tedeschi, per i quali queste spese rappresentano la seconda scelta nella ripartizione del budget (per il 60% dei rispondenti in Austria e il 58% dei rispondenti in Germania).
Se è vero che, quando risparmiano, gli italiani intervistati riescono a destinarvi una quota più rilevante del proprio budget mensile, è anche vero che oltre un italiano su tre dichiara di non disporre delle risorse necessarie per poter risparmiare. Per questo motivo, l’Italia risulta essere il Paese con la percentuale più bassa di intervistati che effettivamente risparmiano. Una attitudine che si conferma anche analizzando il tema delle emergenze: solo 3 italiani su 10 dichiarano infatti di essere preparati finanziariamente ad affrontarle.
Solo 1 italiano su 6 infine afferma di essere aggiornato su metodi per incrementare il proprio patrimonio, un dato inferiore alla media europea (21%). La pianificazione finanziaria attiva non è, infatti, un’abitudine diffusa tra gli italiani: solo 1 su 8 stabilisce obiettivi finanziari concreti, e solo il 9% ha un piano dettagliato per raggiungerli, rispetto a una media del 15% negli altri Paesi europei.
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