Il Governo conferma lo stop ai veicoli Euro 3, eliminando tutte le esenzioni: migliaia di automobilisti costretti a lasciare l’auto a casa.
Il Governo ha ufficializzato una misura attesa da tempo, ma che sta suscitando preoccupazione e polemiche tra automobilisti e cittadini.
Infatti è stata confermata la decisione di bloccare completamente la circolazione dei veicoli con motore Euro 3, eliminando tutte le deroghe che finora ne avevano consentito un uso limitato in alcune zone o fasce orarie.
Questa decisione rappresenta un passo deciso verso la lotta all’inquinamento urbano, ma costringe migliaia di italiani a rivedere il loro modo di spostarsi, con molte persone che si troveranno, di fatto, a dover lasciare il proprio mezzo a casa.
La misura potrebbe avere un impatto anche su fasce di popolazione a basso reddito, che non hanno la possibilità di cambiare immediatamente il veicolo con uno meno inquinante.
Nuove restrizioni per città sostenibili
A partire dal 1° ottobre 2024, Milano diventerà una delle città più avanzate d’Europa in termini di sostenibilità urbana e controllo delle emissioni. Grazie alle nuove restrizioni alla circolazione nell’Area C e nella periferica Area B, il capoluogo lombardo si pone l’obiettivo di ridurre drasticamente l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità della vita per i suoi cittadini. Questi provvedimenti fanno parte di un piano più ampio che punta a una Milano sempre più verde e accessibile. Le nuove disposizioni renderanno l’Area C, situata nel cuore storico di Milano, una delle zone a traffico limitato più restrittive in Europa.
A partire dal 1° ottobre, infatti, anche le auto a benzina con standard di emissioni Euro 3 saranno bandite. Questa misura si aggiunge al divieto già in vigore per le vetture diesel più inquinanti e mira a ridurre significativamente le emissioni nel centro città. Potranno accedere liberamente all’area esclusivamente veicoli elettrici, ibridi con basse emissioni, moto e mezzi per disabili. Inoltre, molte categorie di lavoratori, che finora godevano di deroghe temporanee, perderanno i privilegi di accesso. Il Comune di Milano ha deciso di limitare ulteriormente le eccezioni per garantire che i benefici delle misure antinquinamento siano avvertiti da tutti.
Costi di accesso e nuovi limiti
Chi non rientra nelle categorie ammesse dovrà sostenere un costo di accesso di 7,5 euro al giorno per entrare in Area C. I residenti, tuttavia, continueranno a beneficiare di una tariffa ridotta, che consente loro un accesso agevolato alla propria zona di residenza. Le telecamere che monitorano gli accessi saranno attive dal lunedì al venerdì, ma a partire dal 2025 il pedaggio per entrare in Area C sarà obbligatorio anche durante i weekend, per scoraggiare l’ingresso di veicoli privati e incentivare l’uso di mezzi pubblici e mobilità alternativa. Il Comune sta anche valutando la possibilità di eliminare completamente tutte le deroghe entro la fine del 2024, inclusa quella per i residenti.
Se approvata, questa misura renderebbe l’accesso all’Area C una questione di sostenibilità a lungo termine, per cui tutti – compresi i residenti – sarebbero incentivati a passare a mezzi meno inquinanti. Il piano di sostenibilità urbana di Milano non si ferma all’Area C. Nei prossimi mesi, anche l’Area B – che copre le zone periferiche della città – vedrà un’estensione delle restrizioni ai veicoli inquinanti. Le limitazioni mirano a ridurre la circolazione di mezzi obsoleti e fortemente inquinanti, con l’intento di coinvolgere l’intera area urbana in un cambiamento verso una mobilità più green. Il mancato rispetto delle nuove disposizioni comporterà sanzioni severe: chi entrerà in Area C senza autorizzazione rischia multe fino a 95 euro, una misura deterrente che intende rafforzare il rispetto delle regole e incentivare comportamenti più responsabili.
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