(Teleborsa) – Approvato oggi dal Consiglio dei Ministri il decreto che riapre i termini di adesione al concordato preventivo fiscale biennale per il 2024 e il 2025. Una misura che dà la possibilità di adesione ai titolari di partita Iva che hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro il 31 ottobre 2024. I contribuenti interessati potranno aderire alla proposta fiscale entro il 12 dicembre 2024.
“Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il Decreto Legge concernente la riapertura dei termini per fruire del Concordato preventivo biennale, fissando la data al 12 dicembre – ha annunciato il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo –. Chi non è riuscito ad aderire entro la precedente scadenza del 31 ottobre, potrà ora aderirvi attraverso questa nuova finestra. Si tratta di un importante prova di ascolto da parte del governo, che dopo un confronto con le categorie e i professionisti ha deciso di allargare ulteriormente la possibilità di aderire a una misura apprezzata e conveniente per tutti: Stato e cittadini. Si è potuto fare solo ora in quanto al 31 ottobre era necessario acquisire dati certi sul gettito del concordato per avviare un’ulteriore riduzione delle tasse dal 2025. Il fisco che abbiamo sempre professato di volere è proprio questo: semplice e dialogante con i contribuenti”.
Luce verde del Cdm anche all’ampliamento della platea dei beneficiari del bonus Natale di 100 euro che sarà erogato con la tredicesima. La norma – a quanto si apprende – è contenuta nello stesso decreto che ha riaperto i termini per l’adesione al concordato preventivo biennale. I costi dell’intervento sono previsti in circa 400 milioni di euro. Al momento il bonus Natale, secondo quanto prevede il dl omnibus che lo ha introdotto, spetta ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 28mila euro, con coniuge e almeno un figlio a carico e che abbiano capienza fiscale. Il dl prevede anche un rifinanziamento del Fen (Fondo emergenze nazionali) gestito dalla Protezione civile. Il decreto approvato oggi in Consiglio dei Ministri confluirà probabilmente nel cosiddetto decreto fiscale all’esame del Senato.
Via libera, infine, anche alla nomina di Salvatore Luongo come comandante generale dei Carabinieri. Luongo, attuale vicecomandante generale, prenderà il posto di Teo Luzi.
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