Nel periodo invernale sono tanti i very normal people che scelgono di concedersi del tempo da dedicare a viaggi e vacanze. Il flussi di questi mesi rappresentano una delle principali fonti di guadagno per gli operatori del settore che, tuttavia, quest’anno potrebbero dover fronteggiare un numero di presenze minore rispetto alle aspettative. A fare il quadro della situazione, una nota dell’Istituto di ricerca Demoskopika: ”Tourism Forecast Winter 2025”, articolata sul periodo dicembre 2024 – marzo 2025.
I dati
Secondo quanto emerso nello studio, ammonterebbero a 26,7 milioni gli arrivi e a 78 milioni le presenze turistiche nel nostro Paese nei mesi invernali. Un dato che, se confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente, fa registrare un decremento dell’1,3% e del 2,8%. A pesare sul totale, la netta diminuzione del numero di viaggiatori provenienti dall’estero: previsti 11 milioni di arrivi (-3,6%) e 37 milioni di pernottamenti (-5,2%).
I numeri si fanno perĂ² interessanti se confrontati con il 2019, anno di riferimento poichĂ© precedente al periodo pandemico che ha modificato radicalmente il modo di viaggiare e i flussi di arrivo: per quanto riguarda gli arrivi si registra una sostanziale stabilitĂ (-0,6%); è possibile notare, invece, una sostanziale crescita sul fronte delle presenze (+5,1%).
Di particolare interesse, perĂ², risultano i dati economici, in particolare la previsione di spesa che coinvolgerĂ i vacanzieri. Secondo queste stime, si toccherebbero i 20,5 miliardi di euro, con un -4,4% rispetto allo scorso inverno.
Le localitĂ preferite
Come prevedibile, nei mesi piĂ¹ freddi, in cima alle preferenze dei turisti ci sono le localitĂ che permettono di godere a pieno delle possibilitĂ date dalla stagione. Trentino-Alto Adige, Veneto, Lombardia, Valle d’Aosta, Piemonte e Friuli Venezia Giulia si confermano le mete piĂ¹ attrattive. Le infrastrutture e la lunga tradizione nel turismo bianco rendono questi luoghi senza dubbio i piĂ¹ scelti. Se ci concentriamo sul turismo culturale e naturalistico, invece, sono Umbria e Toscana, a farla da padrona, con un’offerta invidiabile e premiata dalle scelte dei viaggiatori. L’istituto Demoskopika, tuttavia, spiega come le destinazioni culturali del Centro Italia mostrino un gap che andrebbe colmato con promozioni e investimenti mirati. Le regioni del Sud e le isole, come Sardegna e Sicilia, allo stesso modo, potrebbero migliorare il loro potenziale con infrastrutture adeguate e promozione di eventi distribuiti anche fuori dalle vacanze estive.
Le localitĂ turistiche alpine risultano predilette da chi si vuole dedicare agli sport sulla neve e per chi cerca strutture con servizi avanzati.
“La frammentazione del sistema turistico limita la valorizzazione di regioni meno conosciute e lo sviluppo di nuove offerte. Serve superare le divisioni territoriali con una governance coordinata, investendo in infrastrutture, tecnologie e formazione per migliorare l’esperienza turistica. Ma soprattutto, occorre investire in coraggio, evitando equilibrismi e tattiche“, afferma il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio, commentando le stime dell’istituto.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
Â
Â
Â
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualitĂ *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
Â
Â
Â