Giù gli arrivi rispetto al 2023: -1,3%
12 Novembre 2024
Stagione turistica invernale “al ribasso”. Sono le previsioni dell’Istituto di ricerca, che segnerebbero un andamento in lieve ribasso dei flussi turistici in Italia: 26,7 milioni di arrivi e 78 milioni di presenze, con un decremento rispettivamente pari all’1,3% e al 2,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’andamento dei flussi turistici – segnala l’istituto – , rispetto al 2019, sarebbe stabile per gli arrivi (-0,6%) e in crescita per le presenze (+5,1%).
A pesare maggiormente sulla possibile contrazione dei flussi turistici- spiega Demoskopika-, secondo le stime dell’Istituto di ricerca, sarebbe la quota degli stranieri rispetto al mercato italiano. In particolare, a optare per una estinazione del Belpaese sarebbero quasi 11 milioni di stranieri (-3,6% rispetto al 2024) generando poco meno di 37 milioni di pernottamenti (-5,2% rispetto al 2024). Sul versante del mercato domestico, che rappresenta una quota del 59,2% del totale, si registrerebbe, con circa 15,8 milioni di arrivi, una timida crescita (+0,3%) ma con una flessione, al contrario, delle presenze stimate in 41,2 milioni per il 2025, pari allo 0,5%.
La frammentazione del sistema turistico – commenta il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio – limita la valorizzazione di regioni meno conosciute e lo sviluppo di nuove offerte. Serve superare le divisioni territoriali con una governance coordinata, investendo in infrastrutture, tecnologie e formazione per migliorare l’esperienza turistica. Ma soprattutto, – rincara Raffaele Rio – occorre investire in coraggio, evitando equilibrismi e tattiche. Il Patto per il Turismo siglato a Firenze rappresenta un passo avanti verso una maggiore condivisione tra i portatori di interesse del turismo italiano, ma rimane ancora carente di scelte, non affrontando questioni cruciali come la governance del turismo. La Costituzione, dopo la riforma del Titolo V, attribuisce alle Regioni la competenza esclusiva in materia di turismo. Tuttavia, il dibattito è aperto: la competenza dovrebbe restare alle Regioni o passare allo Stato centrale? Serve il coraggio politico di fare scelte chiare e definitive per evitare incertezze. Una decisione su questo punto – conclude Raffaele Rio – è tanto necessaria quanto urgente per garantire dignità e incisività alla programmazione turistica nel nostro paese”.
Il commento di Assoutenti
“A causa dei forti rincari dei prezzi che si sono susseguiti nel comparto del turismo in Italia, i turisti stranieri abbandonano la Penisola prediligendo mete alternative più economiche”. Lo afferma Assoutenti, commentando il report di Demoskopika secondo cui i flussi turistici saranno al ribasso per la stagione invernale, con un forte calo per gli stranieri i cui arrivi scendono del -3,6% e i pernottamenti del -5,2%. “La politica dei continui rialzi di prezzi e tariffe adottata dagli operatori turistici italiani negli ultimi anni si sta rivelando un boomerang per il turismo – afferma il presidente Gabriele Melluso – Solo le strutture ricettive delle località di montagna hanno applicato incrementi medi dei listini del +20% nell’ultimo triennio, cui si aggiungono i forti incrementi dei prezzi nei servizi come skipass che sfiorano il +30%, mentre nel settore della ristorazione gli aumenti superano quota 15%. Trascorrere una vacanza invernale in Italia, specie se sulla neve, è diventato oramai un salasso, certificato dai dati Demoskopika che attestano una riduzione delle presenze degli italiani e un crollo di quelle degli stranieri, con una contrazione della spesa che si attesterà al -4,4%. I turisti, a fronte di prezzi troppo alti, abbandonano quindi l’Italia, scegliendo mete invernali più competitive”, conclude Melluso.
© Copyright LaPresse – Riproduzione Riservata
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui