Si è svolta ieri presso il Ministero della Cultura, nell’ambito dell’evento celebrativo dei dieci anni della misura fiscale Art Bonus, la cerimonia di premiazione del concorso nazionale Art Bonus, giunto alla sua ottava edizione. A essere premiati, per la categoria ‘spettacolo’, sono stati anche il Comune di Forlì e Accademia Perduta/Romagna Teatri, con il progetto ‘Teatro Diego Fabbri – Stagione 2022/23’.
Con 8.000 like ottenuti nelle ultime due settimane di votazione, il progetto si è classificato al terzo posto su scala nazionale, sbaragliando la concorrenza di altri grandi centri culturali e capoluoghi di Regione. Un risultato di grande soddisfazione e orgoglio che arriva dopo il successo del 2023, quando il progetto di rifunzionalizzazione e riqualificazione dell’Auditorium della Musica aveva ottenuto il secondo posto nella categoria ’Beni e Luoghi della Cultura’ del medesimo concorso.
“Il ringraziamento dell’Amministrazione – dichiara il vicesindaco Vincenzo Bongiorno – va prima di tutto a Ruggero Sintoni e Claudio Casadio di Accademia Perduta, la cui professionalità e lunga esperienza nel campo delle arti performative ci ha permesso di costruire e promuovere un teatro Diego Fabbri di grande qualità, un luogo di comunità inclusivo, alla portata tutti, in cui è bello restare, ma soprattutto ritornare”. Il vicesindaco, inoltre, aggiunge: “lo strumento dell’art bonus ha il pregio di sostenere la cultura rafforzando il legame con l’identità territoriale. In questo senso, con grande piacere, abbiamo rilevato il forte orgoglio dei forlivesi per il nostro teatro. È questa la cultura che contribuisce veramente al bene comune, distinta e distante da ogni forma di omologazione, comunitaria nei luoghi e nella forma”.
“Siamo molto felici di ricevere questo prestigioso premio – conclude Ruggero Sintoni, codirettore artistico di Accademia Perduta/Teatro Diego Fabbri – che qualifica ancor di più l’identità del teatro comunale come patrimonio culturale della città di Forlì. La stagione 2022/2023, in continuità con il progetto artistico del teatro Diego Fabbri, ha voluto intercettare la pluralità dei pubblici, con un’offerta di grande qualità e inclusiva di tanti e diversi linguaggi dello spettacolo dal vivo”.
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