È una tra le più famose case infestate d’Italia, si trova a Venezia e nel corso della storia è sempre stata al centro di leggende misteriose e inquietanti. Stiamo parlando del palazzo Ca’ Dario, l’affascinante dimora che si affaccia sul Canal Grande che da tutti viene denominato “palazzo maledetto” è stata acquistata. L’acquirente, però, è rimasto segreto. In molti hanno notato come Ca’ Dario non sia più presenti negli annunci sul web. Il prezzo è decisamente esorbitante: 18 milioni di euro. Un edificio di mille metri quadrati, con otto bagni, otto camere, un giardino di 170 metri quadrati e tanto altro.
Nella scorsa primavera era tornato sul sito di annunci della Romolini Immobiliare incaricata da Christie’s di occuparsi della vendita. Negli anni novanta Ca’ Dario è stata attenzionata addirittura da Woody Allen che non ha concretizzato l’acquisto a causa dei racconti che da sempre vengono associati all’edificio. Nel 2006 Ca’ Dario è stata acquistata da una società americana in rappresentanza di un acquirente ignoto e ci sono stati svolti lunghi lavori di restauro alla facciata e al consolidamento strutturale.
La leggenda
Le vicende spesso travagliate delle famiglie che hanno abitato nella dimora nel corso dei secoli, hanno lasciato una scia inarrestabile di mistero. Secondo alcune credenze la malasorte del palazzo risiede nel fatto di essere stata edificata su un antico cimitero di templari. Il palazzo è noto per la presunta maledizione che colpirebbe i proprietari da una rovina economica e una morte violenta.
Ovviamente, la leggenda non ha delle prove storiche certe, ma le sue origini risalgono al 1478, anno in cui il palazzo è stato commissionato da Giovanni Dario all’architetto Pietro Lombardo. Marietta, la figlia di Giovanni Dario, morì trentaduenne e probabilmente suicida nel Canal Grande a seguito dell’espulsione dal Consiglio dei Dieci del marito Vincenzo Barbaro e dalla sua morte.
La leggenda, quindi, vuole che chiunqui acquisti o soggiorni a Ca’ Dario perda la vita o subisca una notevole rovina economica.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Novembre 2024, 13:32
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