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Giubileo 2025, tra caos cantieri e pericolo overbooking, Roma rischia la faccia #finsubito finanziamenti e gestione bed & breakfast


Le strade di Roma disseminate di impalcature e transenne sono la cartina di tornasole dell’imponenza dei lavori (322 interventi con a disposizione 1,8 miliardi di euro) da portare a termine per il Giubileo del 2025.

Eppure, a 40 giorni dall’apertura della Porta Santa alla vigilia di Natale, il 50% dei lavori è in corso ma appena l’1% delle opere è conclusa.

Il programma complessivo degli investimenti per il Giubileo 2025 prevede un totale di 4,3 miliardi, di cui 1,77 miliardi destinati specificamente ai fondi giubilari. Gli interventi coinvolgeranno l’intero territorio di Roma e delle aree circostanti, con 327 progetti mirati a migliorare la città sotto vari aspetti, dalla mobilità all’ambiente.

La distribuzione degli interventi è così suddivisa:

  • Roma Capitale: 250 interventi;
  • Città Metropolitana di Roma: 45 interventi;
  • Province di Viterbo, Frosinone, Latina e Rieti: 24 interventi;
  • Interventi con localizzazioni multiple: 8 interventi.

Foto: Shutterstock

Finanziamo strutture per affitti brevi

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Gli investimenti non si limiteranno alle sole celebrazioni del Giubileo, ma avranno un impatto duraturo sulla città. In aggiunta, è previsto un finanziamento straordinario di 26.157.000 euro per coprire maggiori costi e adeguamenti richiesti da varie autorità.

I progetti includono la riqualificazione di percorsi pedonali, sottopassi e aree pubbliche, nonché servizi per i senza fissa dimora, contribuendo a rendere Roma una città più vivibile e sostenibile nel lungo termine.

Questo nei piani, anche se le risorse sembrano non bastare mai, tanto che la Manovra per contribuire al finanziamento delle esigenze connesse allo svolgimento delle celebrazioni del Giubileo ha autorizzato una spesa di 88 milioni di euro per il prossimo anno.

Di questi, 37 milioni di euro saranno destinati al finanziamento dei maggiori costi connessi all’organizzazione e all’allestimento dei grandi eventi giubilari a cura di Società Giubileo spa.

Mentre sono 34,5 i milioni destinati allaRegione Lazio per il finanziamento dei maggiori costi connessi all’accoglienza dei pellegrini per le attività di competenza dell’ente. E ancora i restanti 16,5 milioni risultano connessi all’organizzazione e all’allestimento di eventi minori a cura di Roma Capitale, questo si legge nel testo del ddl Bilancio.

Una mole di spesa autorizzata importante, se si considera che per tutto il settore turistico sono stanziati 110 milioni per il 2025, per agevolazioni finanziarie a sostegno degli investimenti privati, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo dell’offerta turistica sul territorio nazionale.

Su questa ondata di fondi per il Giubileo intanto, inizia a fare chiarezza anche la Guardia di Finanza che ieri è stata in Campidoglio per delle perquisizioni. Speriamo non esca un’altra Mafia Capitale proprio in occasione dell’evento più Sacro dell’anno.

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Dettagli sugli interventi e gli importi del programma di Roma

  • Piazza Risorgimento: ll programma di riqualificazione della piazza è stato avviato dalla Legge 178/2020 e coordinato dal sindaco di Roma, con una dotazione di oltre 1,3 miliardi di euroIl DPCM dell’8 marzo 2024 ha ridefinito il progetto, assegnando 14 milioni di euro a Società Giubileo 2025 S.p.a. Inoltre, il DPCM dell’8 giugno 2023 ha previsto la rimodulazione del programma, approvata poi con il DPCM dell’11 giugno 2024. Interventi e modifiche sono stati attentamente verificati dagli uffici del commissario straordinario.
  • Riqualificazione e valorizzazione: questo ambito ha l’obiettivo di preservare e migliorare i luoghi giubilari, i beni culturali e gli spazi pubblici. Gli interventi interessano sia il centro di Roma che le periferie, per la riqualificazione delle opere sono previsti 717,6 milioni euro.
  • Accessibilità e mobilità: l’attenzione è rivolta al potenziamento delle infrastrutture di trasporto. Sono previsti interventi sulla rete di trasporto pubblico, come il rinnovo dei convogli della metropolitana e la costruzione di nuovi depositi per tram. Importo stanziato: 545,8 milioni euro.
  • Accoglienza e partecipazione: questo ambito si concentra sull’accoglienza dei pellegrini e sul miglioramento delle strutture di supporto. Tra gli interventi figurano la costruzione di nuovi ostelli, l’ammodernamento delle strutture sanitarie e la creazione di centri di accoglienza per le persone più vulnerabili e l’importo stanziato è di 222,9 milioni euro.
  • Ambiente e territorio: il Giubileo 2025 punta anche alla valorizzazione delle risorse naturali di Roma. Gli interventi in questo ambito includono la creazione di parchi pubblici, la riqualificazione delle sponde del Tevere e la cura delle aree verdi storiche della città e l’importo stanziato: 60,4 milioni euro.
  • Programma accoglienza: questa sezione del programma è dedicata al miglioramento dei servizi essenziali durante il Giubileo con un importo pari 215,6 milioni euro.

Economia

22 Giugno 2024

Caos cantieri: polemiche di associazioni e cittadini in tilt

Intanto Roma è invasa da cantieri, nuovi b&b che spuntano come funghi, la tensostruttura per i senzatetto di Termini che ancora non ha trovato luogo e forma, e le polemiche che arrivano ad investire pure la mascotte del Giubileo, il disegnatore, per alcuni, non sarebbe abbastanza cattolico.

Il Codacons, che notoriamente non le manda a dire, suggerisce addirittura al Papa di rinviare il Giubileo di un anno. Senza arrivare a tanto, il vicario papale di Roma, mons. Baldassarre Reina, ormai oltre un mese fa rilasciava una dichiarazione che suona come monito: «Avverto anch’io i disagi che stanno vivendo in questo momento tanti cittadini romani. Speriamo che i ritardi si possano recuperare nel minor tempo possibile».

Foto: Ansa

Anche se dal Campidoglio si continua a predicare serenità: «A dicembre concluderemo più cantieri di quelli che avevamo previsto. Molte opere sono in anticipo sui tempi», ha provato a rassicurare per l’ennesima volta il sindaco e commissario Roberto Gualtieri.

Vero, se non fosse che i tempi sono stati man mano dilatati, come già scritto dal Fatto Quotidiano in più occasioni: molte opere finanziate dai 4,3 miliardi stanziati per il Giubileo (in manovra il governo ha aggiunto altri 88 milioni), saranno pronte dopo il Giubileo. Altre, come i parcheggi interrati intorno al Vaticano, sono state depennate.

A settembre, secondo i dati dell’Osservatorio Giubileo e Pnrr di Ance e Tor Vergata erano 4, su 204, gli interventi giubilari conclusi, 102 erano ancora in fase di progettazione. I cantieri procedono rapidamente, certo a luglio il 65% era ancora in progettazione, ma basta farsi un giro intorno al Vaticano per rendersi conto che è difficile che tutto sia concluso entro il fatidico 24 dicembre.

In piazza Risorgimento, a via Ottaviano, in via della Stazione Vaticana, in via della Conciliazione i cantieri dovevano essere conclusi entro fine ottobre, ma sono ancora lì, apertissimi. Il più complesso, e su cui Gualtieri ha puntato tutto, quello del sottopasso di Piazza Pia, sembra l’unico vicino a una conclusione nei tempi.

Il patto, non scritto, tra Stato, Comune e Vaticano prevedeva zero cantieri aperti nel 2025: anche per questo la presidenza del Consiglio evita critiche e lavora a una disperata accelerazione.

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Foto: Ansa

Sarà attivo fino al 2025 il cantiere delle Vele di Tor Vergata, che a luglio dovrà ospitare i grandi ritrovi della gioventù papale: si sperava di chiuderlo a fine dicembre, ora ci si gioca tutto a filo, come il resto.

Le grandi piazze, come San Giovanni e Piazza dei Cinquecento a Termini, rischiano ancora di trovarsi cantierizzate nel pieno del grande evento: nonostante l’area di Termini, per evitarlo, avesse già previsto una divisione dell’intervento, metà prima e metà alla fine del Giubileo.

Altri cantieri sono rassegnati a continuare nell’Anno Santo senza troppe remore, come quello di Porta Pia o come la metro C, formalmente un’opera non giubilare, che vedrà chiusure e limitazioni, in vista dell’apertura (più volte rinviata) delle nuove stazioni, anche da gennaio in poi, interventi che potranno essere conclusi a Giubileo finito.

Devono invece finire entro il 2026, tassativamente, i 335 interventi del piano “Caput Mundi” del Pnrr, 500 milioni: a settembre, sempre secondo i dati dell’Osservatorio, ne era stato concluso uno, 218 erano in fase di progettazione.

Boom b&b e case vacanze: speculazione su affitti brevi

Il Comune ha trovato un nuovo nemico, i b&b e le case vacanze che spuntano ogni giorno, rendendo le case in affitto per lunghi periodi, ormai davvero introvabili nella Capitale.

Gli Airbnb a Roma contano un +10mila in un anno, e poche settimane fa si è registrata un’azione di sabotaggio sugli smart locker senza precedenti. Una speculazione però alimentata anche dalla narrazione – fino a poco fa fatta propria dal Campidoglio – sull’invasione di turisti per l’Anno Santo, che ha spinto tanti a passare dal residenziale al turistico.

In vista del Giubileo 2025, con l’apertura della Porta Santa saranno milioni i pellegrini che si sommeranno ai turisti in visita nella Capitale, per questo si prevede un autentico boom di affitti brevi e grande crisi per chi cerca un’abitazione per un periodo lungo.

Eventi di grande richiamo come questo solitamente portano un gran numero di pellegrini e turisti in città, creando opportunità per i proprietari di immobili di affittare appartamenti e stanze per brevi periodi.

Quasi di certo assisteremo all’apertura di nuove strutture dedicate agli affitti brevi, con i proprietari spinti a cercare informazioni su come trasformare le abitazioni in alloggi airbnb per turisti con l’obiettivo di monetizzare.

Tuttavia è importante notare che sono tante le preoccupazioni riguardo allasostenibilità del settore e alla gestione del turismo nella città, specialmente per quanto riguarda l’impatto sui residenti e sul mercato abitativo.

Oramai gli effetti in stile tsunami degliaffitti brevi sul mercato immobiliare sono evidenti un po’ a tutti. La bolla speculativa determinata dal Giubileo darà un ulteriore scossone a un mercato già in crisi, che vede giovani single e coppie fare molta fatica per poter trovare una sistemazione.

Giubileo e mercato immobiliare, sempre più una giungla

I proprietari delle case, specialmente di quelle che si trovano in Centro Storico, ma anche in altri quartieri della Capitale, prevedono di ottenere un maggiore profitto affittando per periodi brevi i loro immobili ai turisti di passaggio piuttosto che vincolare le case con contratti a lungo termine, di certo meno remunerativi alla fine dei conti. Anche se l’Agenzia delle Entrate ha chiarito tutte le nuove norme sugli affitti brevi.

Il mercato immobiliare degli affitti brevi è destinato a diventare sempre più simile a una giungla, a Roma in concomitanza con il Giubileo la situazione, se possibile, è ancora più preoccupante.

Foto: Ansa

In un articolo apparso su La Repubblica si fotografa la situazione di San Lorenzo, un quartiere storicamente popolare che tradizionalmente è abitato da famiglie e studenti che però si prepara a cambiare volto proprio con l’avvento del Giubileo 2025. In sostanza la domanda di locazioni nel quartiere è aumentata nell’ultimo anno del 76,3%, mentre l’offerta è calata del 44,9%.

Di conseguenza i canoni d’affitto dei pochi appartamenti che restano ancora disponibili sono aumentati del 20%, tanto che si arriva al paradosso che affittare un appartamento a San Lorenzo può costare anche di più rispetto ad altre zone residenziali considerate le più chic della Capitale.

Quello che è certo è che ancora non ci sono regolamenti a livello comunale che possano aiutare a gestire questo vero e proprio far west.

Il paradosso: troppe case vacanze con posti letto non sufficienti per i turisti in arrivo

Per il Giubileo a Roma ci sarà un vero e proprio boom di presenze turistiche. Tra pellegrini e visitatori la Città Eterna ospiterà tra i 30 e i 35 milioni di persone da tutto il mondo, cifra che genererà 105 milioni di presenze nelle strutture alberghiere e ricettive. Una quantità che, oggi, Roma non può sostenere. A dirlo sono gli studi presentati da Unioncamere quest’anno.

Nonostante i tanti alberghi esistenti e le strutture ricettive di altro genere dislocate in tutta la città, Roma rischia di non poter ospitare tutti coloro che arriveranno da dicembre 2024 in poi, cioè da quando Papa Francesco aprirà la Porta Santa, dando il via al Giubileo della Chiesa Cattolica.

L’allarme, lanciato da Unioncamere e dall’istituto nazionale ricerche turistiche, hanno presentato un report molto dettagliato. Non solo sul Giubileo, ma anche sulle Olimpiadi 2026 a Milano e Cortina.

I numeri sono chiarissimi: dai 30 ai 35 milioni di turisti, 105 milioni di presenze nell’arco del Giubileo, ma solo 400mila posti letto ad oggi disponibili negli alberghi. In questo momento, secondo le rilevazioni fatte, già il 66% è occupato.

Immaginiamoci durante l’Anno Santo. Per Unioncamere la capacità ricettiva è insufficiente. Ma Roma non può certo rinunciare ai 16,7 miliardi di flusso economico che verrà generato da questo boom di presenze. E così è in atto una corsa contro il tempo per ampliare gli alberghi e aprirne di nuovi.

«Il Giubileo è anche un grande evento dal punto di vista turistico – le parole del sindaco Roberto Gualtieri – La Capitale sta conoscendo un boom di incremento di presenze che ci colloca al di sopra del periodo prima del Covid. Nei prossimi anni avremo il 30% delle strutture turistiche di alta qualità, gli operatori stanno lavorando e investendo per essere pronti per il 2025. Ricordo che il lavoro a Roma deve essere di qualità, bisogna avere figure competenti per l’accoglienza e retribuite con contratti nazionali».

In Campidoglio, infatti, da molti mesi si discute della possibilità, nell’ambito dell’applicazione delle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale, di permettere più agevolmente a strutture alberghiere piccole, di ampliarsi accorpandosi con altre che si trovano in edifici adiacenti.

Inoltre, nella delibera di giugno 2023 sulle norme tecniche, che dovrà essere approvata in consiglio comunale, è stato eliminato il limite di 60 posti letto per le strutture che si trovano nel centro storico.

C’è chi spinge addirittura per aperture di nuove strutture ricettive, anche si nuova costruzione, chi, invece, contrario all’idea, punta sull’utilizzo di spazi inutilizzati al momento per poter far fronte al forte rischio di overbooking a cui va incontro e potrebbe su cui potrebbe sbattere la Capitale.

Giubileo, fenomeno rincari: incubo per i turisti

L’evento, che inizierà ufficialmente il 24 dicembre 2024 con l’apertura della Porta Santa da parte del Papa, rappresenta un’occasione unica dal punto di vista religioso e culturale. Tuttavia, questo importante appuntamento porterà anche a un aumento dei prezzi in diversi settori della città, dal turismo ai trasporti, suscitando già critiche e polemiche.

Tra le misure già confermate per l’Anno Santo 2025, ci sono quelle fissate dall’amministrazione di Roma che ha approvato una serie di rincari che interesseranno musei, trasporti pubblici e altri servizi turistici.

In particolare, la Roma Pass, la popolare card turistica che permette l’accesso a musei e l’utilizzo gratuito dei trasporti pubblici, subirà un aumento: la versione da 72 ore passerà da 52 a 58,50 euro, mentre quella da 48 ore vedrà il suo prezzo aumentare da 32 a 36,50 euro. Questi rincari sono giustificati dall’alta affluenza prevista e dalla necessità di garantire una gestione efficiente dei flussi di visitatori.

Foto: Ansa

Uno dei settori maggiormente toccati dagli aumenti sarà quello dei trasporti. Le tariffe dei bus turistici, per esempio, triplicheranno per accedere alla ZTL del centro storico di Roma, con l’obiettivo di ridurre il traffico e migliorare la sostenibilità dei trasporti.

Anche i taxi vedranno un incremento delle tariffe: le corse dalle mura aureliane agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino passeranno rispettivamente da 50 a 55 euro e da 31 a 40 euro, mentre per le corse verso Civitavecchia il prezzo salirà a 130 euro.

Anche le tariffe fisse per i giorni feriali e notturni saranno riviste al rialzo. Inoltre, i biglietti dei trasporti pubblici, compresi bus e metropolitane, subiranno aumenti significativi.

Il prezzo di una corsa singola passerà dagli attuali 1,50 euro a 2 o addirittura 2,50 euro, rendendo più costoso spostarsi in città durante il Giubileo.

Ci sono ipotesi di mettere ticket anche per alcuni monumenti, al momento gratuiti, su tutti la Fontana di Trevi, che sta già accendendo moltissime polemiche per il trattamento, impacchettata, asciugata e creata una passerella apposita per la visita con tanto di piscinetta fake in cui buttare le famose monetine.

Di certo non mancano le critiche verso queste decisioni, soprattutto da parte di associazioni legate ai trasporti e al turismo.

L’Anav, che rappresenta le compagnie di trasporto, ha espresso un giudizio negativo sugli aumenti dei prezzi dei biglietti dei bus, descrivendo le nuove tariffe come ingiuste e penalizzanti per un’intera categoria di utenti, spesso composta da persone fragili.

Le proteste non riguardano solo i trasporti, ma anche l’aumento dei prezzi dei musei e dei siti archeologici, che potrebbe rendere la visita alla città meno accessibile per alcuni turisti, sia italiani che stranieri.

Con l’avvicinarsi del Giubileo, è importante per chi desidera visitare Roma pianificare in anticipo, tenendo in considerazione i possibili aumenti nei costi di viaggio e di soggiorno.

L’evento attirerà milioni di persone da tutto il mondo, e le infrastrutture della città saranno messe a dura prova. Nonostante i rincari, il Giubileo rimane un’occasione straordinaria per scoprire il patrimonio religioso e culturale della Capitale, ma sarà essenziale gestire con cura il budget per evitare sorprese.

Cantieri e deviazioni, si profila lo smart working per molti romani

Molti romani potrebbero lavorare da casa nel 2025, l’anno del Giubileo a Roma. Negli ultimi giorni il sindaco Gualtieri ha presentato un accordo quadro per lo smart working nel settore privato e un’ordinanza per lo smart working dei dipendenti pubblici.

Foto: Ansa

Quanto alle aziende private, il commissario straordinario per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025, cioè lo stesso sindaco Gualtieri, ha firmato un accordo con la Regione Lazio e la Città Metropolitana di Roma e le Organizzazioni Sindacali (Cgil, Cisl e Uil) e Datoriali (Unindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, LegaCoop, Cna, Confcooperative, Agci).

Questa intesa prevede la stipula di accordi aziendali per implementare le giornate di lavoro da remoto per i dipendenti. Una misura che è rivolta alle attività che hanno sede nell’area metropolitana.

Per quanto riguarda i dipendenti pubblici, il sindaco Gualtieri ha annunciato un’ordinanza con la quale prescriverà ai dirigenti del personale di tutte le strutture pubbliche, dai ministeri all’Inps e agli enti locali, di attuare, nei limiti del possibile, lo smart working per i dipendenti pubblici di due giorni a settimana fino al 24 dicembre 2024.

All’interno del Campidoglio, l’intesa per lo smart working, come aveva annunciato l’ex assessore al Personale, Andrea Catarci, coinvolgerà 6.300 dipendenti su 22mila complessivi.


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