Il bonus Natale 2024 nella maggior parte dei casi sarà corrisposto insieme alla tredicesima dai datori di lavoro che, in qualità di sostituti d’imposta, sono coinvolti in prima linea nel meccanismo di erogazione.
E mentre dal Governo arriva la notizia di una estensione della platea a nuovi beneficiari, vale la pena riepilogare le regole da seguire:
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Bonus Natale 2024: i datori di lavoro ricevono l’autocertificazione
A innescare il processo di erogazione dell’indennità di 100 euro, per coloro che la ricevono in misura piena, è il lavoratore o la lavoratrice interessata.
Per ottenere il bonus Natale insieme alla tredicesima i dipendenti devono presentare al datore di lavoro una autocertificazione sul possesso dei requisiti previsti dalla normativa.
In linea con quanto stabilito dall’articolo 2 bis del Decreto Omnibus potranno ricevere il contributo aggiuntivo coloro che si trovano nelle seguenti condizioni:
- hanno capienza fiscale (un’imposta lorda sui redditi di lavoro dipendente di importo superiore a quello della detrazione per lavoro dipendente) e un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro in relazione al 2024;
- rientrano in un nucleo familiare:
- composto, oltre che da figli o figlie a carico, da due coniugi in cui l’uno è fiscalmente a carico dell’altro;
- monogenitoriale, vale a dire con un figlio o una figlia a carico e l’altro genitore assente.
Stando alle ultime notizie, i requisiti saranno ammorbiditi e la platea dovrebbe quadruplicarsi, secondo quanto anticipato dal viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo.
Le novità saranno contenute nel decreto legge di riapertura del concordato e potrebbero riguardare le famiglie in cui c’è almeno un figlio o una figlia a carico, senza la necessità di avere a carico anche l’altro coniuge.
Per verificare le condizioni che danno diritto al bonus Natale 2024 sarà necessario, quindi, conoscere i dettagli delle modifiche approvate in Consiglio dei Ministri il 12 novembre.
Bonus Natale 2024, i dati da raccogliere con l’autocertificazione
Secondo le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, in relazione alla prima impostazione della norma che istituisce la misura di sostegno, il datore di lavoro tramite l’autocertificazione deve ottenere il codice fiscale dei figli e delle figlie ed eventualmente del coniuge che si trova a carico.
Istruzioni specifiche devono essere seguite in casi particolari:
- se un lavoratore ha più contratti part time contemporaneamente sceglie a quale sostituto d’imposta chiedere il bonus Natale fornendo, però, tutti i dati necessari per la determinazione dell’indennità, come i redditi di lavoro dipendente e i giorni di lavoro prestati anche presso altri soggetti;
- se un dipendente ha avuto nel corso dell’anno altri rapporti di lavoro, ormai conclusi, deve trasmettere insieme alla domanda anche le certificazione uniche riferite ai rapporti di lavoro precedenti.
Bonus Natale 2024, le istruzioni per i datori di lavoro: il calcolo dell’indennità
Il datore di lavoro, infatti, deve avere a disposizione una panoramica chiara della situazione del dipendente che ha diritto al contributo di 100 euro, soprattutto per quanto riguarda le giornate che hanno dato diritto alla retribuzione.
“Il datore di lavoro è tenuto a conservare la documentazione comprovante l’avvenuta dichiarazione, ai fini di un eventuale controllo da parte degli organi competenti”.
Mette in guardia l’Agenzia delle Entrate.
Il bonus Natale, infatti, spetta in misura piena soltanto a coloro che hanno lavorato tutto l’anno, in caso contrario va rimodulato in relazione all’arco temporale in cui è stato svolto il lavoro dipendente nel 2024.
Come ha specificato l’Agenzia delle Entrate, però, nessuna riduzione è prevista per particolari articolazioni degli orari di lavoro come ad esempio il part time verticale oppure orizzontale.
Bonus Natale 2024, le istruzioni per i datori di lavoro: erogazione e recupero in compensazione
Ottenuti i dati tramite l’autocertificazione, sarà possibile erogare al lavoratore o alla lavoratrice dipendente il bonus Natale 2024 insieme alla tredicesima.
Il sostituto d’imposta anticipa le somme in busta paga ma le può recuperare subito dopo in compensazione, a partite dal giorno successivo all’erogazione.
Le istruzioni operative per procedere e il codice tributo da indicare saranno istituiti dall’Agenzie delle Entrate che, per il momento, non li ha ancora definite.
Infine in sede di conguaglio dovrà essere verificata la spettanza dell’indennità e in caso di fruizione indebita sarà sempre il sostituto d’imposta a procedere con il recupero degli importi ricevuti dal lavoratore o dalla lavoratrice.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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