Una recente sentenza del Tar Campania ribadisce che la regolarità urbanistica è un requisito essenziale per accedere al Superbonus. Gli abusi edilizi non possono essere ignorati anche in presenza della comunicazione di inizio lavori asseverata superbonus.
Il caso in esame
Il Tar Campania, con la sentenza n. 5934 del 5 novembre 2023, ha ribadito un principio consolidato: per accedere al Superbonus è necessario che l’immobile sia in regola dal punto di vista urbanistico ed edilizio. In particolare, la presentazione della CILAS (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata Superbonus) senza la verifica dello “stato legittimo” serve solo a semplificare la procedura burocratica, ma non può giustificare la presenza di abusi edilizi.
La vicenda processuale
Un condominio aveva realizzato interventi di ampliamento nel proprio garage, aumentando il numero di posti auto (da 69 a 88) e modificando spazi adiacenti per ottenere nuovi box auto. Tuttavia, durante un sopralluogo, i tecnici comunali e i Vigili del Fuoco hanno rilevato gravi difformità rispetto al progetto approvato tramite SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). In particolare, mancavano la SCIA antincendio, l’asseverazione del professionista e il collaudo statico per le opere realizzate.
Di fronte a queste irregolarità, il Comune ha bloccato i lavori e dichiarato inammissibile la CILAS presentata per usufruire del Superbonus. Il condominio ha quindi impugnato tale decisione davanti al Tar Campania, sostenendo che si trattava solo di una redistribuzione interna degli spazi e che non era necessario il collaudo statico né la SCIA antincendio.
La decisione del Tar
Il Tar Campania ha confermato la legittimità del provvedimento comunale. Secondo il Tribunale, le modifiche apportate non erano semplici ridistribuzioni interne, ma un vero e proprio aumento della superficie destinata a parcheggio, senza rispettare le normative di sicurezza antincendio. Inoltre, non era stata richiesta alcuna sanatoria per le difformità rilevate.
In merito alla questione del Superbonus, il Tar ha chiarito che la mancanza dell’obbligo di attestare lo stato legittimo con la CILAS non significa che gli abusi edilizi possano essere ignorati. La norma serve a semplificare il processo di accesso al Superbonus, ma non elimina la necessità che l’immobile sia in regola dal punto di vista urbanistico.
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