C’è anche quella dell’imprenditrice umbra Flavia Sbrolli tra le iniziative premiate nella seconda edizione del premio ‘Amiche della terra, storie di donne che nutrono il mondo’, presentate a Roma a palazzo Rospigliosi dalle Donne Coldiretti alla presenza del ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone, di quello dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e, attraverso un video messaggio, di quello dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini.
Il premio è dedicato alle imprenditrici agricole che, con passione e determinazione, stanno portando avanti pratiche virtuose che combinano tradizione e innovazione, con un forte impegno per la tutela dell’ambiente e non solo. Le donne contadine costituiscono una comunità con quasi 200 mila imprese ‘rosa’ pari al 30% delle aziende agricole italiane. «Le imprenditrici agricole italiane – sottolinea Coldiretti – mostrano una notevole capacità di coniugare rispetto per l’ambiente, impegno sociale, qualità della vita, valorizzazione dei prodotti tipici e biodiversità, affrontando con coraggio le sfide di un mercato in continua evoluzione. Il premio rappresenta una grande vetrina per le Donne Coldiretti, celebrando l’impegno, la passione e la dedizione delle imprenditrici green. L’obiettivo è promuovere l’agricoltura al femminile, valorizzare il lavoro dei campi e far conoscere un mondo in cui le donne sono sempre più centrali, rinnovando il settore agroalimentare con creatività e spirito innovativo».
Ad essere premiato nella categoria ‘Educazione alla Campagna amica’ è il progetto di Flavia Sbrolli e l’impegno verso le nuove generazioni. L’imprenditrice umbra ha creato un ponte tra passato e futuro con un percorso educativo per bambini che li guida in un viaggio sensoriale alla scoperta delle erbe tintorie e della sostenibilità e li prepara a diventare consumatori consapevoli di domani. Flavia ama i colori. Durante la preparazione della tesi allo Ied (Istituto europeo di design) nel 2010 Flavia ha un’idea: perché non usare tinture antiche per colorare tessuti e capi di abbigliamento moderni? Così, poco dopo aver completato il corso di studi, sempre nel 2010, con tanto entusiasmo, ma anche mille paure e non poco sacrificio, decide di aprire un laboratorio sperimentale di tinture naturali, dove riesce a mettere a punto alcune ricette tintorie e si specializza in tessuti naturali di origine vegetale e animale. Così con coraggio e determinazione Flavia decide di rimanere nel suo bellissimo territorio umbro, e fonda il suo piccolo marchio di abbigliamento a Terni. Dopo aver partecipato a diverse fiere internazionali Flavia decide di dedicarsi in modo specifico alla coltivazione e all’estrazione di pigmenti: nasce così nel 2017 Terre di Fulvio, un’azienda agricola che, oltre a produrre olio e marmellate, coltiva piante tintorie e piante officinali all’interno di una serra innovativa in continuo sviluppo, dove oggi sperimenta anche l’uso di alcuni pigmenti in ambito alimentare (per colorare pasta e dolci).
L’aspirazione più grande di Flavia è però quella di far diventare la sua azienda un centro di diffusione della cultura della sostenibilità e rispetto della natura: grazie alla sua attività di Fattoria sdidattica Flavia riesce a tramandare, attraverso attività ludiche, tutti i segreti delle piante tintorie. Nelle serre dell’azienda si svolgono infatti lezioni di tintura, in cui i bambini e ragazzi possono imparare a tingere attraverso la natura, dall’estrazione del colore fino al capo finito. Le nuove generazioni possono così avvicinarsi al mondo della coltivazione di piante tintorie e officinali coltivate in serre altamente tecnologiche dotate di strumenti all’avanguardia in grado di muovere il piano di coltivazione a seconda del fabbisogno delle piante, sistemi di monitoraggio della temperatura, dell’umidità e dell’irrigazione per la coltivazione sostenibile e rispettosa delle risorse naturali.
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