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Dal gruppo Gal Bma in arrivo 4, 3 milioni per i piccoli Comuni #finsubito finanziamenti e gestione bed & breakfast


Dodici milioni di euro investiti in 352 progetti. È il bilancio del Gal Bma, gruppo di azione locale del basso monferrato astigiano che riunisce 103 Comuni.

Terminata la vecchia programmazione (2014-22), a Piovà Massaia è stata presentata quella del 2023-27 che prevede 51,4 milioni di euro per il Piemonte, di cui 4 milioni e 377 mila euro nell’area del Gal.

Il primo bando sarà «Mettersi in proprio», rivolto alle piccole imprese del territorio. «Oltre ai Comuni, al Gal partecipano anche enti privati – spiega il presidente Mario Sacco – abbiamo suddiviso il territorio in sette aree che esprimono un rappresentante nel Consiglio d’amministrazione insieme a quelli dei soci privati». Cioè Banca di Asti, Confcooperative, Coldiretti Confagricoltura, Cia, Confcommercio ma anche Camera di Commercio, i due ecomusei del territorio e l’Unpli, l’unione delle Pro loco.

Saranno finanziati progetti con ricadute sul territorio

«Finanziamo idee che riguardano progetti diffusi con ricadute sul territorio – spiega Sacco – recuperi architettonici, biblioteche, laboratori culturali o centri socio-culturali». Soldi che arrivano a piccoli Comuni che altrimenti non avrebbero i fondi per fare molto visti i continui tagli alla spesa pubblica: «Una biblioteca o un centro culturale possono rappresentare un argine allo spopolamento di un’area – dice Sacco – e ci sono molti progetti che hanno innescato una rete virtuosa».

Come quella del tartufo. Il Gal organizza la “due mesi” di fiere nazionali tra Montiglio, Moncalvo, San Damiano, Montechiaro e Murisengo. Comuni che hanno saputo fare rete e passarsi il testimone per creare una fiera diffusa da ottobre a novembre. Il Gal partecipa anche alla Fiera della gallina bionda di Villanova, della zucca a Piea, del bue grasso di Moncalvo o delle nocciole a Castellero. In questo paese è nato uno degli esempi più virtuosi di collaborazione.

«Abbiamo iniziato a dare piante gratis di nocciole già dal 1995 – spiega il sindaco del paese, Roberto Campia – da allora a oggi la superficie dei noccioleti è aumentata di 200 ettari». Castellero diventa il paese delle nocciole e nasce la fiera, il museo multimediale e un percorso pedonale tra i noccioleti. Grazie al Gal sono arrivati prima 36mila euro (28 mila di fondi pubblici e 8mila euro di cofinanziamento) e poi 25 mila euro (20mila pubblici e 5mila di fondi comunali): «Ne ha giovato l’intera economia della zona – dice Campia – sono nati bed & breakfast, agriturismi e un laboratorio di trasformazione della nocciola nel centro del paese».

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A Moncalvo sono andati 47 mila euro per un laboratorio di ricamo, 34mila euro a Frinco per la biblioteca, 58 mila a Portacomaro per la ristrutturazione dell’ex scuola.

Anche a Piovà Massaia è nato un museo (33mila euro): «Dedicato al nostro cittadino più illustre, il cardinal Massaia – spiega il sindaco Antonello Murgia – ma anche da noi, grazie all’arrivo dei visitatori, sono sorte attività, agriturismi, Bed and Breakfast e la panetteria di Mondonio, gestita da giovani che produce del pane squisito».

Dei 352 progetti ammessi tra il 2014 e il 2022, 240 sono stati presentati da enti pubblici ma 112 da imprese private. «Il primo bando del 2024 è dedicato proprio a loro», dice Murgia. A Capriglio, con 45 mila euro, è nato il Museo dedicato alla madre di San Giovanni Bosco, Margherita, nata nel paese. Al santo sociale sarà dedicato l’ultimo progetto in cantiere: «Il cammino di Don Bosco».

Una sorta di «Camino de Santiago» monferrino di 200 chilometri che partirà da Castelnuovo Don Bosco per arrivare fino a San Salvatore Monferrato , toccando il territorio di 47 Comuni.



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