Gratteri si è espresso negativamente sull’ipotesi di costituire una sezione della Direzione distrettuale antimafia a Prato. Questa proposta era nata dai parlamentari Chiara La Porta e Francesco Michelotti, entrambi di FdI, in risposta al fenomeno criminale organizzato di mafia cinese nella città tessile. Tale proposta nei giorni scorsi era stata appoggiata anche dal procuratore capo di Prato Luca Tescaroli, che arriva proprio dall’esperienza distrettuale della Dda a Firenze.
“Più parcellizzi gli uffici più aumenta la spesa e meno si lavora a regime. Se a Prato c’è la mafia – ha però fatto osservare Gratteri – basta la Dda di Firenze per fare le indagini“. Ai cronisti che gli facevano notare che il procuratore pratese la pensasse diversamente Gratteri ha replicato: “Questo è il bello della pluralità e della democrazia“.
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