I 4 FURONO ARRESTATI NEL MAXIBLITZ ANTIDROGA DEL 24 APRILE SCORSO. LA
POLIZIA DI STATO ESEGUÌ 14 MISURE CAUTELARI IN CARCERE,10 OBBLIGHI DI DIMORA E
PRESENTAZIONE ALLA POLIZIA GIUDIZIARIA, 29 DECRETI DI PERQUISIZIONE PERSONALE E
LOCALE
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LA CONFERENZA STAMPA DEL PROCURATORE CURCIO DEL 24 APRILE 2024 |
POLICORO
– La suprema corte di cassazione il 31 ottobre 2024 ha annullato per mancanza
delle esigenze cautelari le ordinanze del Tribunale del riesame di Potenza del
16 maggio 2024 relative alla custodia cautelare in carcere nei confronti di Vincenzo,
Santina e Maicol Mitidieri e Mario Lorito. I quattro, difesi dall’avvocato
cassazionista Maria Lourdes Anna Delfino, erano stati raggiunti da ordinanza di
custodia cautelare in carcere lo scorso 24 aprile. La Polizia di Stato, su disposizione della Direzione Distrettuale
Antimafia della Procura della Repubblica del Capoluogo lucano, dalle prime ore della
notte diede esecuzione a 24 Misure di custodia cautelare, di cui 14 in carcere
e 10 obblighi di dimora e presentazione alla Polizia giudiziaria, nonché a 29
decreti di perquisizione personale e locale, anche in carcere, nei confronti di
un sodalizio criminale operante nel territorio di Policoro, attivo, secondo l’accusa,
nel settore del traffico di sostanze stupefacenti e dei reati contro il
patrimonio e la persona. Il procuratore distrettuale Francesco Curcio spiegò che
“le investigazioni della polizia giudiziaria erano state avviate nel 2019 al
fine di disvelare l’esistenza e l’operatività di una associazione criminale di
tipo mafioso – da tempo dedita alle estorsioni e alla commissione di altri
delitti contro il patrimonio e contro la persona attiva sul territorio del
Comune di Policoro facente capo alla famiglia “Mitidieri”,
strettamente collegata al clan “Scarcia” di Policoro al ricostituendo
clan “D’Elia” di Montescaglioso (MT) e al clan
“Martorano-Stefanutti” di Potenza, oltre che alle cosche della
‘ndrangheta calabresi e sodalizi mafiosi pugliesi”. Lo stesso procuratore capo
aggiunse che “nel medesimo contesto investigativo si accertata l’esistenza di
un’omologa associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di
sostanze stupefacenti, coincidente nella base soggettiva con la prima; entrambe
le organizzazioni farebbero capo ai fratelli MITIDIERI Vincenzo e MITIDIERI
Antonio (quest’ultimo nel frattempo deceduto per cause naturali), dedita alla
compravendita di consistenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo
“cocaina’, “eroina” ed “hashish”, nonché alla
coltivazione, trasformazione e commercio della “marijuana”, con una
imponente “piazza di spaccio” gestita sul territorio di Policoro (MT),
con un portfolio “clienti” di circa 100 unità”. Ora la decisione della Cassazione. Attualmente Vincenzo e Santina Mitidieri son agli arresti domiciliari come Mario
Lorito. Per tutti l’avvocato Delfino ha presentato istanza di scarcerazione al
Tribunale di Matera. Maicol Mitidieri è già stato rimesso in libertà.
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