Ravenna, 21 novembre 2024 – Questa volta non solo la truffa è stata smascherata: ma la malcapitata è riuscita a recuperare quasi tutto il maltolto. Proprio così: lunedì pomeriggio la polizia ha riconsegnato circa 40 mila euro a una 76enne ravennate vittima di una truffa telematica. Il denaro le è stato restituito dagli investigatori della squadra Mobile a seguito delle indagini che hanno portato a identificare il possibile autore del raggiro: un 48enne campano che secondo l’accusa si era spacciato come operatore bancario.
La verifiche degli agenti – coordinate dal pm Lucrezia Ciriello – si erano innescate il 24 aprile scorso quando la donna era andata all’ufficio denunce della questura poiché si era resa conto di essere stata raggirata telefonicamente. Nello specifico il giorno prima sul suo cellulare era arrivato un messaggio con il quale la donna veniva avvertita del fatto che una delle sue carte di credito era stata bloccata e che per potere continuare a usarla, lei avrebbe dovuto seguire delle procedure online e telefoniche.
La 76enne aveva allora contattato il numero di telefono indicato nel messaggio in questione: a quel punto il truffatore, spacciandosi per un operatore bancario, le aveva inviato un link per effettuare tutte le procedure di sblocco della carta. Seguendo telefonicamente passo passo le indicazioni dell’uomo, la donna era stata così indotta a effettuare diverse operazioni all’apparenza finalizzate allo sblocco: di fatto mirate a farle erogare un bonifico di 49.850 euro a beneficio del sedicente operatore bancario.
Gli accertamenti della polizia, oltre al conto corrente di appoggio, hanno permesso di individuare le coordinate bancarie attraverso le quali il malfattore si era mosso: ciò ha consentito di emettere nell’immediatezza un decreto di sequestro con il conseguente blocco in entrata e in uscita delle eventuali successive movimentazioni; tuttavia il truffatore era già riuscito a prelevare circa 10 mila.
Le indagini sono continuate con analisi bancarie e con ulteriori attività culminate con l’identificazione del 48enne e con perquisizioni a carico dell’uomo in veste di presunto autore della truffa aggravata. L’ipotesi investigativa è stata infine rafforzata da documentazione e da carte di credito connesse al contestato raggiro. Si arriva così a lunedì quando gli agenti hanno notificato alla donna il decreto di restituzione delle cose in sequestro: i 40 mila euro insomma, parte consistente del gruzzoletto che aveva bonificato a sua insaputa.
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