La Regione Piemonte ha appena pubblicato un nuovo bando per sostenere le imprese agricole che scelgono di ridurre le emissioni ammoniacali delle strutture di stoccaggio di reflui e digestati, oltre che quelle ammoniacali in campo, tramite la realizzazione di coperture sulle strutture di stoccaggio esistenti e l’acquisto di macchine e attrezzature per la concimazione organica a bassa emissione ammoniacale. Viene finanziato anche l’adeguamento delle imprese agricole ai criteri e ai vincoli previsti dal Piano Stralcio Agricoltura per la qualità dell’aria.
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Possono concorrere sia imprenditori agricoli professionali, coltivatori diretti singoli o associati (anche senza allevamenti o con allevamenti in soccida), già in possesso del titolo alla presentazione della domanda e fino alla conclusione del vincolo di destinazione degli interventi, sia soggetti collettivi che fanno investimenti ad uso comune.
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Il budget disponibile è di 4 milioni di euro, con massimale di spesa per i beneficiari singoli che va da 10 a 100 mila euro. L’aliquota del sostegno va dal 60 al 75 per cento della spesa ammissibile, il termine per la presentazione delle domande scade il 31 gennaio 2025.
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“Si tratta di un bando già collaudato – osserva il responsabile provinciale del Settore Finanza agevolata di Cia Agricoltori italiani di Cuneo, Pietro Busso –, certamente apprezzato dagli allevatori, tanto più adesso che è stato aumentato il contributo in modo da venire incontro ai maggiori costi per le strutture e le attrezzature richieste dalle nuove normative. È auspicabile che venga ulteriormente incrementato lo stanziamento da parte della Regione, qualora quello attuale risultasse insufficiente a soddisfare tutte le richieste che certamente verranno avanzate dalle aziende zootecniche. Del resto, parliamo di interventi molto onerosi, che non possono ricadere solo sulle spalle degli allevatori, le cui responsabilità sui cambiamenti climatici, peraltro, sono minime, se non nulle, rispetto agli altri settori produttivi e civili”.
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Nel merito del bando, tra gli investimenti fissi vengono finanziate le coperture flottanti (materiali leggeri alla rinfusa, piastrelle geometriche galleggianti, sfere plastiche galleggianti, teli flottanti) su vasche esistenti, le coperture fisse (solette in cemento armato, coperture rigide a tenuta, coperture flessibili e a tendone) su vasche e platee (tettoie, strutture a tunnel) esistenti, la sostituzione di vasche esistenti con serbatoi flessibili di materiale elastomerico/plastomerico, compreso smantellamento/rimozione (obbligatorio) della struttura sostituita, e la sostituzione di lagoni esistenti con vasche in cemento armato dotate di copertura fissa (solette in cemento armato, coperture rigide a tenuta, coperture flessibili a tendone), compreso smantellamento/rimozione (obbligatorio) della struttura sostituita.
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Non sono comprese le vasche aggiuntive.
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Quanto alle attrezzature, sono ammissibili le spese relative a macchine per la distribuzione interrata di liquami, digestati ed altri effluenti non palabili (anche come adeguamento di mezzi aziendali), macchine per la distribuzione sottocotico di liquami, digestati ed altri effluenti non palabili (anche come adeguamento di mezzi aziendali), macchine per la distribuzione rasoterra in bande di liquami, digestati ed altri effluenti non palabili (anche come adeguamento di mezzi aziendali) e attrezzature per la distribuzione ombelicale di liquami, digestati ed altri effluenti non palabili con distribuzione interrata/rasoterra in bande/sottocotico.
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Non sono ammessi telescopici, spandiletame, dumper, separatori s/l.
c.s.
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