Oggi, mercoledì 20 novembre, presso la prestigiosa e spettacolare Galleria Doria Pamphilij di Roma, Sisal ospita “FutureS”, un incontro dedicato alla riflessione sul ruolo dell’innovazione e delle infrastrutture digitali nel rafforzare la competitività del Paese e delle imprese italiane. L’evento raccoglie esperti, accademici e leader del settore tecnologico per discutere le sfide e le opportunità legate all’innovazione nel contesto socio-economico attuale.
Il tema centrale di “FutureS” è l’importanza delle infrastrutture digitali e della tecnologia come leve per l’evoluzione del tessuto produttivo italiano. La giornalista e conduttrice RAI Barbara Carfagna modera il dibattito, che esplora le opportunità e le sfide che l’innovazione può offrire per la competitività nazionale. Dopo i saluti iniziali di Aurelio Regina, Presidente di Sisal, che apre l’incontro con la visione dell’azienda sul futuro digitale, interviene Antonio Deruda, analista di geopolitica digitale, per analizzare i principali trend globali e le sfide tecnologiche.
Il panel di discussione vede la partecipazione di Maximo Ibarra, Amministratore Delegato di Engineering, Roberta Cocco, Senior Advisor e docente universitaria, e Francesco Durante, Amministratore Delegato di Sisal, che condividono esperienze e prospettive sul futuro delle infrastrutture digitali in Italia.
Aurelio Regina Presidente di Sisal ha aperto l’evento ricordando l’importanza che l’innovazione ricopre sullo scenario nazionale che vede un grande impegno da parte delle aziende italiane e delle istituzioni. “Futures rappresenta la convinzione che un’azienda storica come Sisal abbia la responsabilità di guardare al futuro con temi e progetti importanti che possano ispirare il cambiamento. Sisal negli ultimi mesi è stata colpita dalla scomparsa di Emilio Petrone che più di ogni altro ha investito in innovazione. Per questo vogliamo ricordarlo questa sera.
E’ fondamentale sostenere progetti legati all’innovazione e provenienti da aziende diverse affinché esse possono confrontarsi per guidare lo spirito innovativo italiano. Questo evento rappresenta un incontro per permettere una riflessione su questi temi a beneficio della collettività e del Paese”.
Antonio Deruda, docente e analista di geopolitica digitale ha parlato di data center che svolgono funzione di deposito dati e generazioni di servizi e che ricoprono a livello politico un ruolo fondamentale di connessione e svincolo di dati tra i vari Paesi globali. “Gli americani stanno investendo sempre più sui data center italiani e questo avrà una ripercussione. La Lombardia concentra la maggior parte dei data center in Italia, seguita da Roma e dal Lazio dove è stato installato il data center di Aruba. L’Italia sconta un paio di punti deboli a causa di mancanza di regole normative precise sulla costruzione dei data center paragonati ad altri edifici produttivi. Un aspetto che va risolto perché gli investitori richiedono regole certe e si deve evitare che in assenza di regole intervengano autonomamente le Regioni. Altro aspetto negativo sono i costi altissimi dell’energia. In futuro si valuta la possibilità di installare data center nell’Artico o addirittura sulla Luna.
L’AI richiede un continuo consumo di data center che consumano enormi moli di energia.
Gli Stati Uniti hanno già avviato una diplomazia dei data center perché stanno guardando ai Paesi amici come la Malesia, o le Filippine, l’Indonesia o gli Emirati Arabi o l’India. Oggi essere attrattivi sui data center permette ai Paesi di essere al centro dell’innovazione” ha concluso.
La docente universitaria Roberta Cocco (già assessore del Comune di Milano) ha ricordato come l’Europa debba cercare di rafforzare la sua presenza cercando di essere più unita possibile e facendo in modo che le realtà locali europee siano più unite e rappresentino una concorrenza rispetto a quanto sta accadendo negli USA. “L’Italia – ha detto – nel frattempo ha fatto dei passi avanti incredibili sul fronte della PA grazie ad un impegno forte nella digitalizzazione e nell’innovazione. Per L’Italia anche il periodo della pandemia ha aiutato a sdoganare tante situazioni che oggi sono la normalità. Il PNNR ha dedicato 6 mld alla digitalizzazione ma la PA ha fatto una grossa accelerazione”
“In Sisal – ha detto Francesco Durante -abbiamo affrontato una grande sfida tecnologica quando abbiamo realizzato la transizione al digitale. Nel 2019 abbiamo realizzato la transizione dei nostri server al cloud e questo ci ha permesso di fare un grande passo in avanti verso il digitale. Abbiamo fatto uscire i server dell’azienda e fatto entrare le professionalità. Oggi siamo tra i primi top 20 aziende dell’eCommerce in Italia.
C’è stata una grande richiesta di competenze per fare questo grande passaggio che in realtà è stato solo il primo step. Per sfruttare i vantaggi, scalabilità e velocità, la collaborazione con il cloud pubblico è stato fondamentale. Sviluppando il digitale abbiamo potuto raddoppiare l’azienda e mettere in piedi progetti altrimenti impensabili. Ci sono tanti progetti che possono permettere al Paese di crescere. Le aziende per passare al digitale hanno bisogno di competenze. Oggi in azienda abbiamo più di mille persone che lavorano sui temi del digitale e abbiamo sviluppato una strategia puntando sulla formazione delle nostre persone cercando di sviluppare metodi innovativi anche costituendo a Torino un Innovation Lab”.
In conclusione, Maximo Ibarra ad di Engineering ha evidenziato come a livello locale il grande vulnus sia la carenza di professionalità nel digitale. “Il Pnnr ha fornito tanti fondi ma servono anche i giusti professionisti che nei comuni italiani mancano” ha detto.
L’evento si conferma come un’importante occasione per esplorare come l’innovazione tecnologica possa rappresentare una leva fondamentale per il rilancio e la competitività del sistema produttivo italiano, con un focus sulle collaborazioni tra imprese e istituzioni per un progresso sostenibile e tecnologicamente avanzato.
PressGiochi
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