Nuove agevolazioni per il prossimo anno: non tutti potranno richiederle, è importante quindi conoscere tutti i dettagli per non farsi trovare impreparati
In un contesto economico caratterizzato da incertezze e difficoltà crescenti, in chiusura di questo 2024 si attende con ansia il nuovo anno. Sappiamo già che il 2025 non sarà un anno fiorente, le sfide si amplificheranno e il nostro denaro continuerà ad essere eroso. È per questo che le famiglie iniziano a rimboccarsi le maniche già da ora, cercando soluzioni che possano migliorare le loro condizioni economiche.
Le agevolazioni pubbliche al momento rappresentano una piccola àncora di salvezza per imprese e lavoratori: per il prossimo anno arrivano infatti quattro misure a fondo perduto, pensate proprio per sostenere chi si trova in condizioni di disagio economico oppure vorrebbe avviare nuove attività imprenditoriali.
Questi incentivi, differenziati a livello territoriale, puntano a contrastare quei fenomeni ancora oggi molto espansi come disoccupazione e redditi bassi, offrendo un aiuto concreto per rilanciare l’economia locale e favorire lo sviluppo delle economie più piccole. Ogni Regione coinvolta ha strutturato i bandi in base alle specifiche esigenze del territorio, garantendo così un intervento mirato e più efficace. Vediamo quindi nel dettaglio come cambiano le agevolazioni disponibili nelle varie Regioni e chi potrà richiederle.
4 agevolazioni per tutta Italia: le Regioni si attivano a livello locale per lavoratori e disoccupati
1. Emilia-Romagna
Nella Regione Emilia-Romagna, il bando offre contributi a fondo perduto per piccole e medie imprese con l’obiettivo di stimolare l’economia locale e contrastare la crisi occupazionale. Le risorse messe a disposizione coprono fino al 70% delle spese, inclusi investimenti per innovazione, digitalizzazione e sostenibilità ambientale.
2. Friuli Venezia Giulia
In Friuli Venezia Giulia, si parla invece di supporto alle start-up innovative. Le agevolazioni prevedono contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese, con un massimo di 100.000 euro per ogni progetto ammesso. Si parla ai giovani imprenditori, ma anche ad aziende che puntano tutto su progetti innovativi su tecnologie avanzate per creare più posti di lavoro.
3. Lazio
Il Lazio si concentra invece sul settore agricolo, offrendo incentivi alle imprese che intendono investire in attività sostenibili. Questo bando a fondo perduto è infatti rivolto a imprenditori agricoli e consorzi, con un contributo fino al 40% per le spese legate all’ammodernamento delle strutture produttive e all’acquisto di macchinari ecologici. Non solo, l’aiuto è ovviamente anche uno sprone all’assunzione di nuovo personale, favorendo da una parte l’occupazione, dall’altra la transizione ecologica.
4. Sardegna
In Sardegna, il focus cambia e allarga la platea. Si parla di tutte le microimprese di zona, le attività commerciali di piccola dimensione che rendono viva l’isola. I contributi a fondo perduto arrivano fino a 60.000 euro, coprendo il 75% delle spese sostenute per la creazione di nuove imprese oppure proprio per il rilancio di attività già esistenti. Qui si mira a un obiettivo nobile: contrastare lo spopolamento dei piccoli centri urbani in modo da incentivare l’imprenditoria e permettere a chi si sente obbligato ad andare via a provare invece a investire nel territorio.
Per richiedere uno di questi contributi, è ovviamente necessario consultare i bandi regionali, disponibili sui siti istituzionali delle rispettive Regioni o dei propri Comuni di residenza.
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