VILLA SAN GIOVANNI – «Le suore di Maria Ausiliatrice, le suore di “Don Bosco”, andranno via da Villa San Giovanni. Non saranno più loro a gestire l’Asilo Genova-Firenze». A darne notizia, sabato sera, il Pd di Villa San Giovanni, col segretario Enzo Musolino.
Ciò che si temeva da almeno due anni, alla fine si è verificato e, pertanto, terminato l’anno scolastico in corso, le suore salesiane lasceranno la città dello Stretto perché, a causa del dissesto finanziario, non possono più usufruire del contributo dell’ente locale. Significa che dal prossimo settembre, forse anche prima, lo storico oratorio villese chiuderà i battenti, e con esso pure l’annessa scuola dell’Infanzia, sempre gestita dalle suore. La struttura, che a breve sarà riqualificata in virtù di un finanziamento Pnrr, diventerà un asilo nido comunale, così come progettato dall’amministrazione Caminiti.
L’Ispettoria salesiana ha già comunicato l’addio alla sindaca. Un addio, quello delle suore di Maria Ausiliatrice, che il Pd commenta con grande amarezza: «Dopo decenni di presenza a Villa e tantissime generazioni di cittadini cresciute nelle aule e nel cortile dell’Asilo, sono costrette ad arrendersi all’onda lunga del dissesto villese: senza più alcun contributo da parte del Comune, impossibilitato ormai ad erogarlo, la comunità salesiana non può più sostenersi e Villa perde un importantissimo centro di aggregazione, di cultura, di socialità, di volontariato, di impegno sul territorio. Lo spirito salesiano a Villa, infatti, non si è concretizzato solo nella gestione della scuola dell’Infanzia ma, attraverso le associazioni salesiane: Vides, Pgs, Cooperatori, Oratorio, ha contribuito a realizzare nel territorio tantissime attività di aiuto e sostegno ai più bisognosi, svolgendo spesso un’azione integrativa dei servizi sociali comunali».
Un addio che, secondo Musolino, peserà molto: «Villa diventa più povera e l’offerta sociale rischia di indebolirsi definitivamente con conseguenze e ricadute negative evidenti. Dobbiamo essere seri e onesti: Villa non è uscita dal dissesto e un comune dissestato non può erogare contributi diretti fino a cinque anni dall’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato».
Cosa significa tutto questo? Il Pd non ha dubbi e lancia frecciate alle passate amministrazioni, al centrodestra che ha dichiarato il dissesto: «Che la cattiva gestione del passato, i tanti errori, le chiare responsabilità, – attacca Musolino – continuano a produrre danni, a limitare le scelte, ad incidere nella programmazione. Significa che la strada per uscire dal declino villese è lunga e richiede sempre più l’impegno delle forze politiche democratiche e delle realtà associative che non vogliono arrendersi all’eclissi delle attività benefiche in città».
Il futuro della struttura sembra già deciso, ma Musolino non demorde e lancia un appello affinché le suore salesiane possano riprendere la loro opera a Villa: «Sappiamo che presto partiranno i lavori, finanziati dal Pnrr, per la ristrutturazione dell’edificio Genova-Firenze, sappiamo che l’obiettivo è quello di creare un Asilo nido moderno e funzionale alle esigenze dei villesi, sappiamo che l’Amministrazione – correttamente – ha provveduto a tutti gli atti amministrativi necessari. Chiediamo anche uno sforzo ulteriore, un’attenzione in più per la storia della nostra città, un impegno per il futuro che – attraverso progetti specifici e bandi mirati – possa consentire a Villa, appena possibile, di riavere l’opera salesiana tra i fattori di crescita e di sviluppo della comunità tutta. Abbiamo tutti il dovere di ringraziare, per l’amore profuso e i servizi prestati, le care suore di Don Bosco, e di lasciare le porte aperte per un auspicato ritorno». (f.m.)
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