In Italia, nel 2023, secondo gli ultimi dati disponibili diffusi da Unioncamere e Istat, le aziende al femminile registrate sono oltre 1,3 milioni, un numero in leggero calo (-0,9%) rispetto al 2022, rappresentando quindi una quota pari a quasi un quarto (22%) sul totale del tessuto produttivo nazionale. “La quasi totalità delle imprenditrici italiane, ben il 90,7%, opera nel comparto dei servizi e 4 di queste imprese su 10 (37%) hanno sede al Sud” spiega a QuiFinanza Elga Corricelli, Human & Social Sustainability Designer & Advisor e co-founder di Women in Action, programma dedicato alle donne di qualsiasi età ed esperienza che ha l’obiettivo di supportare l’incremento e lo sviluppo dell’impresa al femminile innovativa in Italia.
Corricelli, il quadro in Italia da questo punto di vista non è sconfortante…
Direi proprio di no. Anche se ci sono dei settori che hanno subito una frenata in termini di chiusura di aziende al femminile. Il commercio fa registrare -8mila attività, l’agricoltura -6mila e la manifattura -2mila.
Se ne parla pochissimo, eppure l’imprenditoria femminile rappresenta un motore di cambiamento cruciale individuale, ma anche per la sostenibilità e il benessere economico dell’Italia…
Assolutamente. La promozione dell’imprenditoria femminile, attraverso politiche di supporto e incentivi mirati, può contribuire a ridurre il divario di genere nel mondo del lavoro, a scongiurare situazioni di marginalità e di violenza economica, come dimostrano i dati, e ad aumentare il benessere economico dell’Italia. In questo particolare giorno, 25 novembre Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, è essenziale dire che per sostenere l’imprenditoria femminile e aiutare le donne a fare impresa è necessario far evolvere però la cultura del nostro Paese, alimentare un mindset imprenditoriale e promuovere sin dalle scuole modelli anche al femminile.
Con un’impronta anche fortemente green, ancora una volta segno che spesso le donne che fanno impresa cercano anche uno scopo più ampio e collettivo.
Investire in settori come quello delle energie rinnovabili e dell’economia circolare, promossi spesso dalle donne imprenditrici, può guidare un’evoluzione verso un’economia più sostenibile e inclusiva. Tutto questo è proprio quanto vogliamo incentivare con il nostro programma Women in Action, che nasce per sostenere la cultura dell’inclusione di genere in ambito imprenditoriale.
Come funziona Women in Action?
Questo programma è stato creato da LifeGate Way, polo di open innovation del gruppo LifeGate, in collaborazione con Ventive, società di investimenti e consulenza per startup e Pmi innovative. L’obiettivo è supportare l’incremento e lo sviluppo dell’impresa al femminile innovativa in Italia, mettendo in contatto il più grande ecosistema di startup sustainable native italiane con i protagonisti dell’innovazione. Di fatto è un ecosistema di valore tra donne di differenti età e professionalità che desiderano costruire o guidare imprese sostenibili.
Com’è andata la prima edizione?
La prima edizione è partita un anno fa, a novembre 2023, con l’apertura della call, e ha fatto subito registrare numeri molto interessanti, con ben 118 candidature ricevute tra neo-imprenditrici, startup e studentesse, all’interno delle quali sono state poi selezionate da una giuria qualificata le 13 realtà partecipanti che hanno potuto presentare le proprie idee nel corso del Women in Action Day che si è celebrato lo scorso 8 marzo in occasione della Giornata Internazionale della donna. Tra queste poi sono state scelte 7 imprese al femminile che hanno potuto partecipare direttamente al programma di accelerazione Women in Action, durato 3 mesi per un totale di 140 ore di formazione, mentorship e coaching e più di 50 ore dedicate alle startup, con il coinvolgimento di oltre 200 professionisti e la realizzazione di 3 eventi dedicati.
Quali sono le 7 migliori e più promettenti realtà “in rosa” selezionate dal programma Women in Action?
Sono tutte eccezionali. C’è Diamante, che sviluppa innovative soluzioni terapeutiche per le malattie autoimmuni, basandosi sull’utilizzo di nanotecnologie e biotecnologie vegetali. C’è AmicoWC, l’innovativo brevetto ideato da Giulia Vaccani, giovane docente di Matematica e Informatica, per garantire ai circa 70mila paraplegici italiani una seduta in bagno microbiologicamente pura, pulita e asciutta, senza consumo d’acqua, senza l’utilizzo di disgreganti chimici, senza reflui, il tutto senza un collegamento fognario e alla rete idrica, ma tutto e solo elettrico. C’è Geen, startup femtech che utilizza l’analisi dei dati e l’Intelligenza artificiale per fornire a donne e persone non binarie un accesso sicuro e veloce ai servizi di salute sessuale e riproduttiva, elaborando informazioni sulla salute e piani di prevenzione altamente personalizzati, il tutto con un approccio massimamente inclusivo.
E poi c’è la frontiera del cibo, assoluto must del presente e del futuro per un modello più sostenibile e healthy.
Sì, abbiamo finanziato So.De-Social Delivery, startup che promuove un nuovo modello sociale, solidale e sostenibile di consegne a domicilio, consegnando in ogni angolo di Milano tutto ciò che può essere trasportato in sella a una cargo bike. Così come GreenEats, un’idea pensata dalla founder Simona Rotante, studentessa oltre che consulente e educatrice nutrizionale, per far scoprire attraverso una app i cibi vegetali e i loro benefici in termini di alimentazione e benessere. Sull’app, una volta effettuata la registrazione e aver eseguito il successivo checkup nutrizionale con gli esperti, è possibile impostare le proprie sfide sulla base di un programma nutrizionale stilato da esperti: questo consente di guadagnare punti e ottenere dei premi.
E le ultime due?
Abbiamo premiato ladomus, piattaforma che semplifica il processo della ristrutturazione grazie all’AI, co-progettando la soluzione con il cliente e giungendo a un preventivo accurato in maniera quasi immediata, rendendo la ristrutturazione semplice, economica e sostenibile. E Empethy, piattaforma specializzata nell’adozione di cani e gatti che offre spunti e suggerimenti ai neo-proprietari di animali domestici, semplificando la loro gestione quotidiana e promuovendone la salute.
C’è in programma una seconda edizione di Women in Action?
Il team al momento è al lavoro per la seconda edizione, che si concluderà a giugno 2025 e vedrà come grande novità un roadshow itinerante a bordo di un bus elettrico che farà tappa in varie città italiane: Milano, Torino, Roma, Napoli e Bari, incontrando aziende, imprenditori e imprenditrici, studenti, università e associazioni del territorio.
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